Pendolaria di Legambiente, Circumvesuviana si conferma tra le peggiori linee in Italia.

La stazione della circumvesuviana durante lo sciopero dei mezzi pubblici a Napoli, 16 dicembre 2013. Disagi, a Napoli, per lo sciopero del trasporto pubblico: completamente fermo il servizio delle aziende del gruppo Eav, ovvero Circumvesuviana, Sepsa e Metrocampania; a terra gli utenti dell'area flegrea e vesuviana. Regolare, invece, il servizio garantito dalle linea 1 della metropolitana e l'apertura a partire dalle ore 10,40 della funicolare di Montesanto, assieme al funzionamento già previsto della linea 2 della metro. Si registrano, invece, vari problemi per i mezzi su gomma dell'Anm. ANSA/ Cesare Abbate
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Corse che vengono soppresse, treni con frequenze a dir poco irrispettose dei cittadini, risorse economiche inadeguate a rendere più competitivo il mezzo pubblico su ferrovia rispetto a quello privato su strada; ritardi che diventano normalità.

Un giorno di ordinaria follia è il titolo per descrivere la quotidianità dei pendolari campani.

La fotografia è scattata da Legambiente nel nuovo rapporto Pendolaria 2023, in cui fa il punto sul trasporto su ferro nel nostro paese. In Campania sono 245 i treni in circolazione in nel 2021 con un ‘età media di 21,4 anni lontana dalla media nazionale pari 15,3 anni con il 72% dei treni con più di 15 anni di età che dimostrano che esistono treni che sono davvero troppo “anziani” per circolare e garantire un servizio all’altezza.

Ancora una volta tra le linee peggiori a livello nazionale troviamo la Circumvesuviana. Nonostante lo denunciamo da anni continuano ad essere ignorati i disagi e l’incredibile situazione in cui si trovano decine di migliaia di pendolari in Campania, a causa delle condizioni in cui versano le ex linee Circumvesuviane. Si tratta di circa 142 km, ripartiti su 6 linee e 96 stazioni, che si sviluppano intorno al Vesuvio, sia lungo la direttrice costiera verso Sorrento, sia sul versante interno alle pendici del Monte Somma, fino a raggiungere Nola, Baiano e l’Agro nocerino sarnese. Negli ultimi mesi del 2022 moltissimi episodi hanno creato disagio alla circolazione ed ai pendolari.

Situazioni già vissute negli anni scorsi, con incidenti, ritardi e soppressioni che costringono i pendolari a giornate infinite e a rinunciare all’utilizzo del treno come mezzo quotidiano di trasporto perché inaffidabile. Su queste linee la situazione più drammatica riguarda il taglio al servizio che ha superato il 10% rispetto al 2010. Qualcosa in positivo si sta muovendo, con investimenti consistenti da parte della Regione Campania per il rinnovo del parco rotabile; 40 treni in costruzione e una gara in previsione per altri 40/50 treni nuovi. Purtroppo la consegna del primo treno è prevista non prima di settembre 2024. (ANSA).

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