Le misure adottate per contenere la pandemia provocata dal Covid-19 hanno ridotto i reati “in presenza” e fatto crescere, invece, quelli on-line ma sono molti gli atti criminali che non sono stati denunciati. A sostenere che, come recita il proverbio, “non è tutto oro quello che luccica”, sono stati oggi, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’Anno Giudiziario 2021, il presidente della Corte di Appello di Napoli, Giuseppe De Carolis di Prossedi e il procuratore generale Luigi Riello.
“Se guardiamo alle statistiche – ha detto Riello, rivolgendosi ai giornalisti collegati on-line – registriamo flessioni significative in tutto il distretto, in alcuni casi addirittura confortanti. Per esempio – ha spiegato il procuratore generale – tra Napoli e provincia c’è stata una riduzione degli omicidi mafiosi (da 11 a 4), così come sono calati i furti (-25%), i tentativi di omicidio (-27%) e le rapine (-25%). Il solo dato in aumento si riferisce ai reati informatici”.
“Ma dietro i numeri, – ha sottolineato – che parlano un linguaggio crudo, si nasconde un’altra realtà. Ne sono un esempio le violenze domestiche che, a causa della convivenza, secondo le notizie diffuse durante il periodo pandemico, sembravano in aumento. Invece le statistiche smentiscono questa tendenza, perché molte violenze domestiche, come anche gli episodi di usura ed estorsione, non sono stati denunciati. E’ per questo che è necessario guardare oltre i numeri”. (ANSA).