All’uscita dal turno di servizio in Commissariato, è stata seguita mentre andava a prendere l’auto, colpita in testa con una pietra e violentata.
E’ avvenuto stanotte a Napoli: la vittima è una giovane poliziotta, dopo gli abusi ricoverata all’ospedale Cardarelli di Napoli e stamattina dimessa; il violentatore, un cittadino bengalese, è stato subito arrestato dalla Polizia di Stato: è accusato di tentato omicidio e violenza sessuale aggravata.
Risveglio bruttissimo questa mattina nella città partenopea, dove poco dopo la mezzanotte si è consumato uno stupro con lesioni gravissime ai danni di una poliziotta in servizio presso un Ufficio della locale Questura.
Dura la condanna del Segretario generale di Napoli del Sindacato di Polizia Coisp Giuseppe Raimondi, che così commenta: “Spero che l’autore di questo brutale reato marcisca in galera. Atti del genere sono gravissimi nei confronti di qualsiasi donna; questa notte c’è stato un attacco alla donna ed allo Stato, essendo la vittima un poliziotto che si è anche qualificata al suo aggressore. La Polizia di Stato in generale, purtroppo, sta vivendo periodi bui a livello di tutela giacché, come ormai da tutti risaputo, la legislazione italiana è troppo garantista rispetto a chi, come questo extracomunitario, si macchia di tali atroci delitti. Sicuramente si invocheranno l’infermità mentale, il disagio sociale, l’essere persona sotto effetto di alcol o sostanze stupefacenti, e potremmo aggiungere altro, il tutto per ottenere l’impunità. Pare che questo delinquente avesse già precedenti per reati simili e che, anziché soggiornare in carcere o essere espulso circolava apertamente e tranquillamente nella nostra città, libero di agire indisturbato continuando a compiere gesti vili ed efferati quali quello di stanotte. Sono vicino alla collega ed ai suoi familiari che stanno vivendo questo angosciante e drammatico momento”.
Fa eco a queste dichiarazioni Antonella Bufano, responsabile Regionale Coisp per le Pari Opportunità – “Questa è la violenza a tutte le donne della Polizia di Stato, un atroce delitto che stiamo vivendo, a fianco ad una nostra sorella, in modo parimenti angosciante. Non ci sono parole atte ad una tale circostanza né tantomeno giustificazioni per il gesto tanto vile compiuto da questo “animale”, anche se il paragone rischia certamente di offendere gli animali veri e propri i quali, non si sono mai macchiati di tali efferatezze. Da rappresentante di una Istituzione mi sento di dire che il carcere italiano sarebbe ben poca cosa per un essere spregevole quale questo criminale, dovrebbe piuttosto marcire nelle galere del suo Paese di provenienza, dove sicuramente la cultura, l’ambiente e le tutele previste sono certamente più abituate a reprimere reati violenti e privi di dignità come questi… e senza sconti. Alla collega – continua la sindacalista – rivolgo il mio sostegno in toto: in questa brutta e dolorosa vicenda non sei sola, io come donna e come poliziotta combatterò al tuo fianco affinché fatti del genere non accadano mai più”.
“La vicenda della giovane poliziotta violentata da un bengalese a Napoli, oltre a rappresentare un gesto infame, per di più commesso ai danni di una servitrice dello Stato, impone un necessario interrogativo sulla presenza di stranieri clandestini sul territorio nazionale. La violenza è stata portata a termine in una zona della città, quella del porto, che, come abbiamo denunciato a più riprese, continua a vedere protagonisti di gravi episodi di criminalità extracomunitari irregolari. Non si misura la gravità dei reati in base alla nazionalità di chi li commette, ma non è più sopportabile che, a causa del finto buonismo delle sinistre e dell’immobilismo del ministro Lamorgese, per fortuna agli sgoccioli del suo mediocre mandato, vengano lasciati circolare indisturbati per le nostre strade soggetti che attentano quotidianamente alla sicurezza dei cittadini. Un grazie alle donne e agli uomini della Polizia di Stato che hanno immediatamente assicurato alla giustizia il responsabile, e massima solidarietà e vicinanza alla poliziotta vittima della vile aggressione”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.