Poliziotti aggrediti dalla folla ad Afragola, il Coisp: lo stato ci chiede tanto ma ci dà poco.

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È da qualche ora che circola in rete un video che ha come protagonisti alcuni cittadini intenti ad ostacolare un fermo di polizia operato da poliziotti intervenuti per ripristinare una situazione di legalità. Questo è quanto accaduto poco tempo fa ad alcuni poliziotti del commissariato di  Afragola, letteralmente assaliti da una folla di cittadini che non hanno esitato ad avanzare contro le divise pur di “difendere l’azione di spaccio”. Il tutto in un quartiere di Caivano, il famoso Parco Verde, dedito da sempre ad attività delittuose e di spaccio, la cd “terra di nessuno” dove lo Stato pare non esistere.

Si esprime in merito il leader del Sindacato di Polizia Coisp, Segretario Generale Provinciale della città partenopea , Giuseppe Raimondi: “Siamo ormai giunti al punto del non ritorno; sentire di poliziotti che intervengono per bloccare e trarre in arresto un pregiudicato dedito allo spaccio di droga e che anziché avere un plauso di riconoscenza si vedono al contrario letteralmente assaliti e malmenati proprio dalla collettività che si vuole difendere, è inaccettabile! Questo è solo uno dei tanti episodi di tal genere che sovente si stanno verificando, come dei chiari attacchi anche fisici, alle forze di polizia che cercano di ristabilire ordine e sicurezza nelle zone sottoposte alla loro competenza. È solo di un paio di giorni fa infatti, l’episodio della donna dedita a praticare atti osceni un una nota piazza di Napoli, piazza S. Domenico Maggiore, luogo molto frequentato, anche e soprattutto da famiglie e bambini. Gli agenti hanno tentato di bloccare ed identificare la donna ma si sono trovati accerchiati ed assaliti dalla folla circostante che li ha bersagliati verbalmente e fisicamente. Siamo davvero all’assurdo – continua Raimondi – siamo al punto che la gente si sente autorizzata a fare tutto, ed invece di sperare in un intervento della polizia, la ostacola e ne impedisce il lavoro, arrivando perfino ad aggredire gli operatori intervenuti. E questo noi non lo possiamo accettare! Dovremmo chiederci, allora, perché succede questo, o meglio, questa domanda dovrebbero farsela i Politici, i quali hanno sicuramente grandi responsabilità in merito. Evidentemente è opinione ormai largamente condivisa e diffusa che certi atti e fatti, seppur contra legem, restino impuniti….almeno sul territorio italiano. Si guardi ai molti reati depenalizzati e sminuiti a sanzioni amministrative, alle attenuanti: pena sospesa, rito abbreviato, patteggiamento, carcere domiciliare, ecc, per i c.d. reati minori. Mi chiedo allora, fino a che punto dobbiamo spingerci per arrivare poi ad arginare certi fenomeni?? Dobbiamo attendere che qualche poliziotto, come già accaduto, si faccia davvero male o peggio ci rimetta la pelle ??  Siamo fortemente risentiti per non dire arrabbiati con questo nostro Stato che chiede ai “suoi figli in divisa” la tutela di democrazia e sicurezza dimenticando però, proprio la garanzia di sicurezza di chi questo compito è chiamato ad assolvere: le forze di polizia. È un po’ come dire ad un figlio di provare l’ebbrezza di lanciarsi col paracadute dimenticando di dirgli, però, che il paracadute non c’è !!!”.

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