Poliziotti ancora aggrediti da extracomunitari, appello del Coisp al ministro Salvini.

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Ancora una volta si è  scongiurato il peggio, sempre ad opera di extracomunitari, questa volta però a danno dei poliziotti.  Questo quanto successo nelle adiacenze di P.zza Garibaldi, in via Milano, nel tardo pomeriggio di ieri quando una pattuglia che espletava controllo del territorio in abiti civili e moto montata, appartenente all’UPG della Questura partenopea, procedeva al controllo di un soggetto di colore già noto alle forze dell’ordine come gestore di una delle più grandi piazze di spaccio di stupefacenti nella zona Vicaria Mercato, solitamente circolante armato ed in compagnia di suoi connazionali di pari pericolosità. Ancor prima che gli agenti potessero qualificarsi esibendo il tesserino di riconoscimento, ma dopo essersi presentati come “Polizia”, il soggetto di colore pregiudicato, si è dato a precipitosa fuga, inseguito a piedi da uno dei due operatori di polizia ed a bordo della moto da parte dell’altro poliziotto. Vistosi alle strette l’uomo si è fermato ma ha prima passato  qualcosa nelle mani di un suo connazionale che si è diretto altrove. Nel momento in cui il soggetto è stato raggiunto dagli agenti ha cominciato a gridare dapprima nella sua lingua poi in dialetto napoletano al fine di aizzare la folla di persone di colore, buona parte dei quali forse suoi connazionali, contro gli agenti. Gli stessi si sono ritrovati circondati da un numeroso gruppo di extracomunitari di colore che ha iniziato ad inveire contro di loro. Nel frattempo lo stesso soggetto fermato, forte della spalla offertagli “dai suoi amici”, si è scagliato contro i due poliziotti colpendoli ripetutamente. Provvidenziale è stato l’intervento di numerose volanti in divisa e di una pattuglia del Reparto Mobile, i quali sono riusciti a disperdere la folla minacciosa ed a dare ausilio ai due colleghi in difficoltà che, ciononostante, hanno tratto in arresto il pregiudicato-spacciatore  assicurandolo alle patrie galere. Sull’episodio interviene il Segretario Generale Provinciale del Sindacato di Polizia Coisp, Giuseppe Raimondi, il quale così  si esprime: “Ancora una volta si è sfiorata la tragedia ed ancora una volta la legalità ha trionfato nonostante i risicati mezzi di cui gli operatori di polizia dispongono nell’espletare il loro lavoro. Difficoltà accentuata, in questa circostanza, dal fatto che l’individuo dedito allo spaccio di droga è un extracomunitario ed ancora, che la folla che avanzava minacciosa verso i poliziotti e che impediva loro di procedere nei confronti del proprio connazionale, era numerosa e tutta composta da extracomunitari di colore, molti dei quali con una stazza fisica da energumeno. Tutto ciò mi porta a fare alcune considerazioni – continua Raimondi – che non sono assolutamente di carattere razzista, anzi al contrario, ma non è certamente un caso che ci fosse quell’agglomerato di extracomunitari concentrati in quel posto. Probabilmente la politica del “buonismo” in Italia non ha funzionato bene o non è stata la soluzione più efficace per l’inserimento di queste popolazioni che sì, devono essere aiutati, ma qui si è scelta la soluzione errata o, come dico io, la “non soluzione”.  Bisognerebbe mettersi nei panni di tutti questi poliziotti che vengono allertati costantemente dai cittadini ormai stufi di fare “gli ospiti a casa loro” e che si vedono depredati dei loro beni, violentati nella persona e nel vivere quotidiano da costoro che anarchicamente “fanno ciò che vogliono” solo perché hanno la garanzia “che in Italia nessuno gli può far niente”;  facciamo quindi appello al   Ministro Matteo Salvini  affinchè  ponga un argine a questa situazione dilagante ed ormai quasi del tutto degenerata.  Bene, il Coisp dice basta! Basta a questo stato di cose, al dover operare senza né mezzi né garanzie personali, in primis mezzi di tutela giudiziaria favorevole alla tutela di coloro che rappresentano l’Istituzione e che si prodigano tutti i giorni per garantire, nonostante tutto, la legalità e la pacifica convivenza della collettività. Spero quindi che il Questore De Iesu e lo stesso dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale , sappiano compensare i propri uomini per l’eccellente lavoro svolto, sottolineando la professionalità e lo spirito di sacrificio che da sempre li contraddistingue, non ultimo in questa circostanza in cui, il sangue freddo e la grande professionalità hanno portato al contenimento e repressione dei comportamenti di resistenza o degenerativi  delle resistenze poste in essere dalla folla ed all’arresto del pregiudicato di colore in argomento”. 

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