Bottiglie, fumogeni e petardi contro i poliziotti. L’aggressione ieri sera in occasione dell’incontro di calcio Napoli-Lazio, contro il contingente delle forze dell’ordine che era a protezione di alcuni mezzi di tifosi laziali in avvicinamento verso lo stadio è stato attaccato in via Barbagallo con bottiglie, fumogeni e petardi da un gruppo di tifosi napoletani travisati con caschi e passamontagna e armati di bastoni chiodati, intenzionati a venire a contatto con i tifosi ospiti.
Gli operatori hanno raggiunto gli aggressori che hanno opposto resistenza con mazze, caschi e cinghie, bloccandone sette. Sei poliziotti hanno riportato contusioni. Cinque napoletani tra i 30 e i 39 anni, alcuni dei quali con precedenti di polizia e già sottoposti a Daspo, sono stati arrestati per resistenza a Pubblico Ufficiale nonché a vario titolo anche per possesso o utilizzo di strumenti atti ad offendere in occasione di manifestazioni sportive; due sono stati anche denunciati per lesioni aggravate e uno di loro anche per aver violato la misura del Daspo cui è attualmente sottoposto. Altri due, di 36 e 25 anni, quest’ultimo con precedenti di polizia, sono stati denunciati per resistenza a Pubblico Ufficiale e possesso di strumenti atti ad offendere in occasione di manifestazioni sportive. Per tutti e sette, appartenenti ai gruppi ultras napoletani, è stata avviata la procedura per l’emissione del Daspo.
Nella serata di ieri, in occasione dell’incontro di calcio tra le società sportive Napoli e Lazio, si è registrata l’ennesima aggressione alle forze dell’ordine; il risultato è stato di alcuni poliziotti finiti in ospedale.
Sulla vicenda è intervenuto Giuseppe Raimondi, Segretario Generale Provinciale partenopeo del sindacato di Polizia COISP, il quale ha dichiarato: “Il mio primo pensiero va ai colleghi, in particolar modo ai poliziotti del IV Reparto Mobile di Napoli rimasti feriti in seguito al vile attacco da essi subito ad opera di delinquenti, i quali sicuramente nulla hanno a che fare con il tifo, quello sano. A loro va tutta la mia solidarietà. Non è plausibile che donne ed uomini in divisa escano di casa per andare a fare il proprio dovere e debbano ritrovarsi in ospedale solo perché un gruppo di criminali, perché questo è l’unico termine che possa etichettare tali personaggi, decide di fare giustizia sommaria contro tifosi della squadra avversaria. Ed è solo grazie alla grande prontezza e professionalità dei poliziotti che si è evitato lo scontro. Questo non è più tollerabile! Auspichiamo – prosegue il leader partenopeo del Coisp – che la Magistratura faccia rapidamente luce sulla dinamica dell’aggressione e che i responsabili paghino per quanto commesso; pene certe ed esemplari perché solo così si può restituire autorevolezza a tutto l’impianto. Al contempo, siamo sicuri che il Questore di Napoli, da sempre attento a queste problematiche, provvederà a fare in modo che questi soggetti non possano più partecipare ad eventi sportivi. Ci riserviamo – conclude Raimondi – di costituirci parte civile nel procedimento penale che ne scaturirà e l’eventuale risarcimento sarà devoluto alle vittime del dovere della Polizia di Stato”.