Le polizze sulla vita continuano ad essere molto gettonate dagli italiani, come confermano le statistiche che le riguardano. La crescita fatta registrare dal settore nel corso degli ultimi anni, è legata soprattutto ad una serie di vantaggi evidenti che esse sono in grado di offrire al sottoscrittore.
In particolare gli addetti ai lavori indicano quattro fattori che sono in grado di risultare molto graditi agli utenti, ovvero:
1) il fatto che il capitale assicurato non possa essere pignorato o sequestrato, in nessun caso;
2) la possibilità offerta al sottoscrittore di portare in detrazione sulla propria dichiarazione dei redditi sino al 19% della somma indicata a copertura del rischio di restare invalido in maniera permanente o del caso morte;
3) l’assenza dell’imposta di successione ove diventi realtà una delle eventualità espressamente previste in sede contrattuale al fine di erogare il capitale indicato;
4) la caratteristica di vera e propria scialuppa di salvataggio della polizza vita non soltanto per quanto riguarda il sottoscrittore, ma anche i suoi familiari, tanto più evidente ove il nucleo interessato veda dipendere il suo tenore di vita dal reddito assicurato dal sottoscrittore.
Naturalmente il mercato offre un largo paniere di soluzioni, tanto da spingere i consumatori a porsi una domanda ben precisa: qual è la migliore polizza vita attualmente offerta dalle aziende assicurative iscritte ad ANIA? Una risposta esaustiva in tal senso non può che dipendere da un puntuale monitoraggio di quanto offerto dal mercato in relazione alle esigenze personali di ogni contraente. In particolare, i fattori che dovrebbero senz’altro essere presi come base per stabilire una graduatoria attendibile in tal senso non possono che essere l’entità del premio da corrispondere, la durata del contratto stipulato e il capitale che verrà versato alla fine del periodo previsto dalla compagnia. Soltanto avendo ben chiaro il quadro in relazione a questi parametri, la scelta del consumatore potrà indirizzarsi sulla soluzione migliore.
La polizza vita
Per polizza vita si intende quel tipo di contratto il quale va a legare tre soggetti: il contraente, l’azienda assicurativa prescelta e il beneficiario. Per contraente si intende naturalmente la persona la quale decide di sottoscrivere il contratto, assumendo sulla sua persona l’obbligo di corrispondere una determinata somma di denaro, il premio, lungo tutto l’arco della durata indicata su di esso.
La compagnia assicurativa è la vera e propria controparte del contraente e l’impegno che si ritaglia firmando il contratto è quello di liquidare il capitale accumulato una volta che venga a compimento l’evento indicato. Il beneficiario è a sua volta la persona indicata dal contratto come destinataria della somma erogata alla scadenza indicata dal contratto.
I parametri che possono indirizzare la scelta
Per cercare di capire quale possa essere la scelta più indicata, occorre prendere in considerazione una serie di fattori ben precisi. Tra questi parametri possiamo senza dubbio indicare l’età della persona che decide di stipulare la polizza vita, il suo sesso (un dato da relazionare all’aspettativa di vita), la professione che porta avanti nella vita (il grado di rischio ad essa associato) e anche il luogo ove l’assicurato vive e lavora.
Quali tipi di polizze vita sono disponibili?
Il mercato delle polizze vita offre tre tipologie tra cui scegliere:
– quelle che prevedono un rimborso in caso di morte anticipata del sottoscrittore (esempio Genertelife), caso nel quale la compagnia provvede a liquidare il capitale in favore del beneficiario indicato in sede contrattuale. Ove esso non sia invece stato espressamente indicato, l’azienda dovrà comunque versare il capitale agli eredi del sottoscrittore;
– le assicurazioni che prevedono il rimborso in caso di vita, ovvero che hanno come beneficiario proprio il sottoscrittore, ove questi riesca a tagliare il traguardo di una certa età indicata sul contratto;
– le assicurazioni miste, nelle quali il sottoscrittore viene compensato con una pensione una volta raggiunta l’età prevista in sede contrattuale e i familiari con una liquidazione nel caso del suo decesso.
Alcune cose da ricordare
Nel caso in cui il contraente si suicidi, il beneficiario non potrà godere di alcuna forma di indennizzo. Inoltre alcune polizze prevedono il versamento di una penale ove il sottoscrittore opti per una anticipata estinzione del premio rispetto al naturale scadere del contratto. Quando si devono calcolare i reali benefici di una polizza vita, oltre al premio da corrispondere deve essere preso in considerazione il peso relativo alle coperture accessorie e ai costi di gestione.
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