Nell’incontro a porte chiuse del 21 Dicembre u.s. tra il Sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio e la delegazione dei comitati cittadini, il primo cittadino ha manifestato le stesse preoccupazioni sulla sicurezza dei sottopassi previsti dal progetto EAV, ed ha riconosciuto come valida l’alternativa progettuale della linea tramviaria leggera, come proposta dalla delibera di Consiglio Comunale 56/2019, promettendo il suo impegno su tutti i tavoli istituzionali per sostenere l’alternativa e ipotizzando se ne possano avviare i lavori senza aspettare i diciotto mesi previsti dalla suddivisione in lotti del progetto.
Se questo ha favorito il pacato svolgersi dell’incontro e un’innegabile distensione dei toni negli interventi pubblici delle due parti, non ha dall’altro fatto abbassare la guardia ai cittadini che avversano le improbabili opere interrate del progetto EAV e attendono fatti concreti a sostegno delle promesse fatte dal Sindaco.
Purtroppo i primi segnali che arrivano dai mezzi di comunicazione e dagli atti ufficiali pubblicati dall’Amministrazione Comunale non sembrano confortanti.
Le linee programmatiche 2020-2025, alla pagina 9, contengono ancora una chiara immagine del sottopasso di via Parroco Federico e non fanno alcun riferimento alle alternative progettuali ai sottopassi.
Il documento sarà discusso nella seduta di Consiglio Comunale del 29 Dicembre p.v., dal quale i comitati attendono primi concreti passi dell’Amministrazione Comunale nella direzione delle promesse fatte.
Inoltre, le dichiarazioni a mezzo stampa del 27 Dicembre u.s. su testate giornalistiche locali, pur menzionando la linea tramviaria leggera, non lasciano trasparire nulla delle aperture fatte nel citato incontro, né raccontano dei primi incontri già tenuti con EAV cui il Sindaco pure aveva fatto riferimento.
Almeno su un dato si resta d’accordo, Pompei ha bisogno della grande opera EAV, della ristrutturazione della Casa di Riposo Borrelli, di una strada parallela a via Nolana, delle fogne nelle periferie della zona nord.
E si è d’accordo anche sul fatto che il progetto non allontana la periferia dal centro. Non la sposta di un millimetro, infatti, ma scava ancora più a fondo la già esistente frattura urbana, alzando lunghi muri divisori e scavando sottopassi superati, tortuosi e pericolosi.
Noi restiamo attendisti, perché memori degli impegni presi il 21 Dicembre dal Sindaco, ottimisti, perché sicuri che ben presto avremo evidenze chiare di non aver ascoltato solo vane promesse, pronti a collaborare con l’Amministrazione Comunale, come promesso in privato e dichiarato in pubblico, perché l’alternativa tramviaria sia presto efficacemente discussa con EAV e con la Regione Campania.