Violenti scontri all’esterno della sede RAI di Napoli, a Fuorigrotta, alcuni i feriti, tra cui un fotoreporter. A scendere in strada diversi gruppi e movimenti, tra cui Rete Napoli per la Palestina, Centro Handala-Ali, Potere al popolo, SiCobas Napoli, Laboratorio politico Iskra, Ex Opg Je So’ Pazzo, e altri, per “denunciare la negazione del genocidio, la censura e la narrazione filo-israeliana della RAI, evidenziata dal comunicato dell’Ad Sergio letto in diretta nazionale domenica scorsa” dopo le parole di Ghali al Festival di Sanremo.
Quando gli attivisti si sono avvicinati ai cancelli della RAI, la polizia, in tenuta antisommossa, ha più volte usato manganelli nei confronti di chi partecipa al presidio.
Davanti ai cancelli della RAI erano presenti poliziotti in tenuta antisommossa. Le cariche sono partite quando i manifestanti si sono avvicinati con uno striscione. Almeno quattro le persone ferite a colpi di manganello e soccorse sul posto. Tra questi Dario Oropallo, del laboratorio politico Iskra, che racconta alla Dire: “È necessario prendere posizione contro il genocidio in atto, pensiamo che si debba rompere un muro di gomma. Per questo ci siamo incontrati per chiedere una presa di posizione nel corso del TgR RAI e per chiederlo anche alla dirigenza RAI Campania. Napoli ha dimostrato di stare dalla parte dei palestinesi e delle palestinesi, di non girarsi dall’altra parte, rispondere alla domanda ‘Dove eravate quando ci uccidevano?’ così: ‘Noi lottavamo sui nostri territori’”.
Al presidio c’era anche l’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris. “Questo – spiega – è il clima che purtroppo sta crescendo nel Paese e la violenza viene sicuramente alimentata dall’amministratore delegato della RAI. Io credo che lavoratori e lavoratrici RAI, i giornalisti, debbano scendere in campo per difendere il servizio pubblico. Chi oggi protesta lo fa per la verità, la giustizia, la Palestina, la libera informazione e il servizio pubblico. Lavoratori e lavoratrici della RAI devono far sentire la loro voce”.
Stamane nel corso di un presidio pro Palestina tenutosi davanti alla sede RAI di Napoli ci sono stati momenti di forte tensione , con scontri tra i manifestanti e le forze dell’ordine in servizio di ordine pubblico.
Sull’ennesimo gravissimo episodio è intervenuto Giuseppe Raimondi, Segretario Generale Provinciale partenopeo del Coisp, ha dichiarato: “ Innanzitutto desidero esprimere a nome mio e del Sindacato che rappresento, la massima vicinanza e solidarietà ai colleghi coinvolti negli scontri di piazza. Condanniamo nel modo più assoluto ogni forma di violenza ed in particolare queste aggressioni ingiustificate a donne e uomini della Polizia di Stato e di tutto il comparto sicurezza, colpevoli esclusivamente di fare il proprio dovere. “
“ Auspichiamo – continua il leader sindacale – che la Magistratura accerti le responsabilità e che condanni con pene esemplari coloro i quali si macchiano di reati contro le forze dell’ ordine. “
“ Le donne e gli uomini in divisa non siano parafulmini delle tensioni sociali!” conclude così Raimondi.