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Colpo di scena in Cassazione per la sentenza che riguardava i tre ragazzi (all’epoca minorenni) accusati di aver ucciso per futili motivi il vigilante Francesco Della Corte.
La Suprema Corte ha infatti annullato le sentenze emesse e disposto un nuovo processo davanti ad altra sezione della Corte di Appello di Napoli per i tre giovani ritenuti responsabili della morte del vigilante Francesco Della Corte, avvenuta il 16 marzo 2018 in ospedale, dopo una aggressione subìta 13 giorni prima all’uscita della metropolitana di Piscinola di Napoli.
I tre giovani, secondo quanto è emerso dalle indagini, aggredirono il vigilante per rubargli la pistola. La morte di Francesco della Corte, 51 anni, colpito con una spranga, suscitò sdegno non solo a Napoli. Molte polemiche, soprattutto sui social anche con foto e video, seguirono la triste vicenda del vigilante ucciso, per i permessi concessi a uno dei ragazzi nell’ambito di un programma di recupero tra l’altro per festeggiare i 18 anni e per un provino con una squadra di calcio.
Durissima la presa di posizione del Presidente nazionale Associazione guardie Particolari giurate Giuseppe Alviti che tuona vibratamente: è una vergogna tra breve condanneranno il nostro collega perché ha avuto la colpa di scegliere un mestiere che tutela la collettività ma ha uno stato che non tutela le guardie giurate e non li meraviglierei se ai tre assassini perché di assassini si parla non si parla di farli santi da subito ripeto hanno ucciso di nuovo Francesco della Corte