A soli 59 anni si è spento il procuratore aggiunto di Napoli, Filippo Beatrice. Il magistrato è stato stroncato da un male che l’ha ucciso dopo anni di sofferenze. Il magistrato è stato impegnato per anni nella lotta al crimine organizzato. Attualmente dirigeva il pool della Direzione distrettuale antimafia napoletana che si occupava dei clan cittadini dopo essere stato sostituto procuratore in passato nello stesso ufficio.
Impegno contro i clan che ha continuato alla Direzione nazionale antimafia occupandosi proprio della sezione specializzata sui reati commessi dalla camorra. Ha legato il suo nome all’inchiesta “Calciopoli” insieme al collega Giuseppe Narducci. Lascia la moglie e magistrato Ida Frongillo e due figli. Domani si terranno i funerali.
A nome mio personale e della Città di Napoli esprimo il più profondo cordoglio per la morte di Filippo Beatrice, Procuratore Aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Napoli. Filippo è stato uno dei più grandi magistrati della nostra Città, di elevatissima professionalità, con un’abnegazione fuori dal comune al lavoro che amava tanto, uomo di grandissimo equilibrio e di profonda umanità e sensibilità. Ho avuto l’onore nella mia vita di magistrato di lavorare al suo fianco e di essergli amico. La morte di Filippo Beatrice lascia un vuoto enorme nella giustizia napoletana e non solo. Ad Ida, a tutta la sua famiglia, il mio abbraccio con tutto il cuore. Ho disposto, considerata l’immensa statura umana e professionale del dr. Beatrice, la presenza alle esequie del Gonfalone della Città di Napoli”.
È il messaggio di cordoglio del Sindaco de Magistris.