Protesta Oss al Maschio Angioino

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Da lunedì mattina, un gruppo di circa 150 operatori socio-sanitari ha intrapreso una manifestazione di protesta presso il Maschio Angioino, un antico castello situato nel cuore di Napoli.

Questo luogo, solitamente aperto al pubblico e ai turisti, è stato scelto come simbolo per evidenziare la crisi che queste persone stanno vivendo.

La loro azione diretta nasce dalla decisione dell’Azienda Sanitaria Locale (ASL) Napoli 1 Centro di rescindere anticipatamente il contratto con Gesco. Gesco è un’organizzazione che guida un’aggregazione di cooperative responsabile della gestione di servizi cruciali per la comunità, tra cui l’assistenza a persone con disturbi psicosociali, la medicina penitenziaria e il supporto a pazienti ospedalizzati e alle loro famiglie.

La protesta assume un peso significativo in quanto coinvolge non solo i lavoratori direttamente interessati, ma anche tutte le persone che dipendono dai servizi erogati da queste cooperative.

Il contratto, che doveva durare ancora un anno e mezzo, è stato rescisso unilateralmente, lasciando i lavoratori in una situazione di grave incertezza occupazionale. Circa 300 persone rischiano il licenziamento, dopo anni di servizio dedicato a una comunità vulnerabile che necessita di assistenza continua. Il potenziale impatto di questa decisione è devastante.

I lavoratori coinvolti hanno infatti reso noto che, a causa della natura improvvisa e anticipata del recesso contrattuale, le cooperative non sono in grado di trovare rapidamente soluzioni alternative per il reimpiego del personale. Questa mancanza di una transizione strutturata potrebbe ledere profondamente la qualità della vita di molti individui e famiglie, privandoli di servizi essenziali per il loro benessere quotidiano. Per motivi di sicurezza durante la protesta, il Maschio Angioino è stato temporaneamente chiuso ai visitatori. Le uniche persone autorizzate a lasciare il complesso sono stati i turisti che erano entrati prima dell’inizio della manifestazione. La chiusura del sito storico è un ulteriore segnale della gravità della situazione e della determinazione dei lavoratori a farsi ascoltare nella speranza di ottenere una risoluzione giusta e tempestiva a beneficio di tutti gli interessati.

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