Reale Tenuta di Carditello: l’amaro caso delle visite guidate su prenotazione.

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riceviamo e pubblichiamo la lettera della lettrice Roberta Cardinale

Gentile Direttore,

Rubo un minuto del suo tempo per raccontarle la mia disavventura domenicale allo scopo di risparmiarla ad altri sventurati che, dopo di me, avranno la sciagurata idea di mettersi in viaggio per visitare la Reale Tenuta di Carditello.

Sono venuta a conoscenza dell’esistenza di questo Sito Regio per caso e mi sono subito interessata per capirne un po’ la storia.

Premetto che abitualmente per passione organizzo visite a siti artistici e culturali e di conseguenza so in che modo procedere sia attraverso il web che con contatti personali.

Il motore di ricerca mi ha portato per prima cosa su Wikipedia ed ho scoperto cosi’ che il sito sarebbe stato aperto per le visite gratuite tutte le domeniche fino alla fine di marzo.

Una piu’ approfondita ricerca mi ha portato al sito del Mibact, a quello di Caserta Musica e a quello di TripAdvisor: stessa informazione.

Nessun Link di rimando mi indirizza ad un sito web specifico della Tenuta di Cardiatello, nessun contatto diretto, nessun indirizzo e-mail a cui chiedere ulteriori informazioni.

A questo punto, armata di aspettative ed entusiasmo, trascino la mia famiglia in questa impresa e ieri mattina (domenica 5 marzo) partiamo da BARI alla volta della Reale Tenuta di Carditello.

Giunti a destinazione – tralascio la difficolta’ di trovare il sito a causa delle segnaletiche inesistenti (grazie tecnologia moderna che ci hai fornito di navigatore!)-  troviamo tre  “guardiani” che all’ingresso ci chiedono se avevamo prenotato… PRENOTATO? E dove e’ segnalato che ci vuole la prenotazione???? Non sul sito del Mibact, non su TripAdvisor, tantomeno sull’inesistente sito della Reggia.

Protesto… poi prego… mi viene quasi da piangere quando faccio notare che abbiamo fatto 300 Km per vedere la Tenuta… niente! Un irreprensibile responsabile mi nega l’ingresso  suggerendomi di ripiegare sul sito archeologico di Santa Maria Capua Vetere (“Là vicino c’e un ristorantino economico e con un solo biglietto vedete tre musei” mi dice, ignorando forse che la prima domenica del mese l’ingresso ai siti archeologici dello Stato e’ gratuita!).

Senza nulla togliere all’anfiteatro di Capua (bellissimo, da vedere assolutamente!), non era per quello che mi ero fatta tutti quei km ed a questo punto sono andata in fondo alla faccenda.

Questa volta sul motore di ricerca ho digitato PRENOTAZIONE VISITA e sul sito del MIBACT trovo che dal 2016 la gestione della Tenuta Regia e’ passata ad una Fondazione (cosa cui a dire il vero in precedenza non avevo fatto caso).

Ancora una volta solo un accenno. Nessun link di rimando.

Continuo la ricerca ed arrivo al sito della Fondazione che dalla tendina generale mi rimanda a quella “Visite” e di la’ alle “Attività” su cui trovo finalmente l’informazione che le prenotazioni sono esaurite.

Da nessuna parte trovo pero’ che la prenotazione è necessaria né l’indicazione di come fare e a chi rivolgersi per prenotare. Il numero di telefono indicato per le informazioni e’ inesistente, l’indirizzo e-mail fornito corrisponde alla segreteria.

Armata di pazienza e desiderosa di giustizia continuo la mia ricerca e mi imbatto nell’articolo di un giornale on-line in cui (in fondo, in fondo, in fondo) si accenna al fatto che la fondazione ha affidato le visite guidate all’Associazione Agenda 21 di Carditello e, ancora più in fondo, che è necessaria la prenotazione.

Trovo anche un articolo della Gazzetta di Napoli in cui si riassumono queste informazioni, ma ovviamente sapevo gia’ che era necessaria la prenotazione ed ho fatto una ricerca specifica.

A conferma di quanto dico in mattinata su TripAdvisor trovo il commento di un visitatore incappato ieri nella mia stessa disavventura.

Mi chiedo a questo punto come potevo apprendere che fosse necessaria la prenotazione senza fare una ricerca specifica che richiedesse sapere che tale prenotazione fosse necessaria;

Mi chiedo dove sia il limite fra il rispetto delle direttive e la rigidità burocratica che ha fatto in modo che il personale all’ingresso, senza tenere conto minimamente delle nostre motivate rimostranze, ci respingesse nonostante venissimo da cosi’ lontano;

Mi chiedo infine in quanti sono stati respinti all’ingresso per lo stesso motivo visto che il guardiano mi ha fatto notare di aver già respinto un pulmann di 30 turisti perche’ sprovvisti di prenotazione e quanti di questi TORNERANNO o suggeriranno a parenti ed amici di andare a vedere questo sito  abbandonato per tanto tempo, finalmente riaperto e bisognoso della presenza e del sostegno degli amanti dell’arte e della cultura.

Io personalmente tornerò perché sono fermamente convinta che le bellezze del nostro paese, soprattutto quelle trascurate e dimenticate,  meritino la nostra piena attenzione, ma mi perdonerete se auspico per il futuro della Reale Tenuta di Carditello (e dei temerari come me  che vorranno andare a visitarla) una organizzazione piu’ accurata ed efficiente.

La Ringrazio per il suo tempo.

Roberta Cardinale

Le visite al Real Sito

Le visite gratuite si effettueranno nelle domeniche fino a Marzo 2017 e si potranno visitare gli ambienti al primo piano dell’edificio centrale e gli spazi esterni, come l’ippodromo con il piccolo tempio a pianta centrale da cui il re ammirava le esibizioni.Le visite si effettueranno tutte le domeniche di gennaio, febbraio e marzo, dalle 10 alle 12 previo prenotazione a agenda21carditello@gmail.com a al num. tel. 333.7847542.

Saranno formati gruppi di max 25 persone, con partenze ogni 30 minuti. Si consiglia di arrivare con un anticipo di trenta minuti rispetto all’orario di prenotazione e di indossare abiti comodi. C’è un parcheggio esterno gratuito. Maggiori informazioni Facebook 

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