Reddito di cittadinanza, Carabinieri denunciano 84 percettori indebiti.

Bar e pasticcerie nel cuore del centro storico di Roma gestite da clan mafiosi palermitani. E' quanto accertato dai carabinieri del Ros nell'operazione, coordinata dalla Dda di Roma, che ha portato all'emissione di una ordinanza cautelare nei confronti di 11 persone, 15 gennaio 2021. In particolare i gruppi mafiosi hanno, negli anni, riciclato nella ristorazione ingenti somme di denaro per aprire locali nella zona di Testaccio e Trastevere. Le accuse sono di trasferimento fraudolento di valori, bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio, reati commessi per agevolare l'associazione mafiosa "Cosa Nostra". ANSA/ ROS CARABINIERI +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++
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Ottantaquattro persone residenti nel Casertano sono state denunciate dai carabinieri perché avrebbero percepito il reddito di cittadinanza senza averne titolo; altri 18 percettori sono stati invece segnalati all’Inps per la sospensione del beneficio, avendone perso diritto in quanto destinatari di misure cautelari personali o scoperti mentre prestavano attività lavorativa. In totale l’importo non dovuto percepito è di 500mila euro.

Tra le posizioni emerse figurano 5 persone appartenenti o attigue alla criminalità organizzata e 52 con precedenti per reati comuni.

Tra i percettori scoperti anche persone che avevano il coniuge con redditi molto alti, e che hanno dichiarato il falso.

In totale l’attività di verifica compiuta dai carabinieri del Comando Provinciale di Caserta, che proseguirà nelle prossime settimane, ha riguardato una platea di 3300 beneficiari.

Grazie all’esame incrociato tra i dati documentali e le risultanze acquisite nel corso di specifici servizi, è stato così possibile fotografare varie irregolarità nelle procedure di dichiarazione del possesso dei requisiti. In particolare, sono state rilevate e contestate la ricezione del reddito di cittadinanza pur in presenza di sentenze definitive di condanna per reati per i quali è invece prevista la decadenza del beneficio, la presentazione di false dichiarazioni relative a residenze fittizie per nascondere gli altri componenti del nucleo familiare percettori di reddito o titolari di beni immobili. Sono anche emerse irregolarità sul territorio nazionale da parte di cittadini stranieri o la mancanza del requisito dei 10 anni di residenza in Italia. Sono state così avviate le procedure per la sospensione e la revoca del reddito di cittadinanza.(ANSA)

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