Lunedì 17 dicembre, alle ore 20,30 nella Sala Assoli di Napoli, andrà in scena la fase finale del bando di ospitalità dedicato ai giovani coreografi under 35, Residanza – La casa della nuova coreografia, promosso da Movimento Danza – Organismo di Promozione Nazionale.
Ormai alla sua sesta edizione, il bando nasce dalla consapevolezza che la promozione e la valorizzazione della ricerca artistica siano fondamentali per supportare la creatività e il ricambio generazionale. Finalità principale è quella di ospitare, sostenere e diffondere le creazioni di giovani coreografi, performer e gruppi, favorendo la realizzazione di coreografie innovative ispirate alla contemporaneità e curandone la messa in scena.
Dopo la prima fase di scrematura e quella di residenza artistica, tre i finalisti selezionati che concorreranno al premio di € 1500. Gli artisti si esibiranno sotto l’occhio attento di una giuria di esperti, quest’anno formata da: Emma Cianchi, coreografa e direttore artistico Artgarage e Teatro Bellini – Danza, Gennaro Cimmino, docente, coreografo e direttore artistico della compagnia Körper,
Igina Di Napoli, direttore artistico di Casa del Contemporaneo Centro di Produzione Teatrale, Stefano De Stefano, critico egiornalista Corriere del Mezzogiorno, Antonello Tudisco, direttore artistico Interno5.
La serata sarà presentata dalla critica e docente di danza Elisabetta Testa.
Inoltre, come ogni anno, è previsto uno spazio fuori concorso che vedrà in scena il Perfoming Arts Group – Compagnia Giovani Movimento Danza con l’ultimo lavoro di Sonia Di Gennaro, Campi visivi.
Programma di sala Residanza 2018 – La finale
Self-portrait in yellow shades
coreografia Irene Fiordilino
performer Irene Fiordilino
musiche Nicola Porpora, Andreas Scholl
durata 15 min ca
Self-portrait in yellow shades è un assolo di danza contemporanea della coreografa e performer Irene Fiordilino. Il progetto nasce da un’intima riflessione sulla natura dell’autoritratto, espressione di un profondo desiderio di trascendere il proprio corpo per fissarne un’immagine unica ed essenziale fuori di sé.
L’antinomia racchiusa nel concetto di autoritratto (autore e personaggio, pittore e ritratto, soggetto e oggetto) rivela il profondo conflitto del nostro essere umani, eternamente in cerca di un’immagine che ci identifichi senza rappresentarci. Danzare il proprio autoritratto è manifestare la propria identità fugace nell’atto stesso della sua trasformazione, nel tempo e nello spazio: unica testimonianza, una traccia in giallo.
Shape of moving waves
sound & movement performance
idea e performance Giacomo Mattogno & EnricoPaglialunga
musica originale live Giacomo Mattogno
idea coreografica e danza Enrico Paglialunga
durata 15min ca.
Ispirandosi ai principi della fisica del suono, “Shape of moving waves” esplora una possibile rappresentazione del movimento delle particelle sonore generate dalla musica e la loro propagazione nello spazio. Siamo costantemente circondati da una moltitudine di suoni diversi che generano un infinito movimento vibrazionale di particelle che non siamo in grado di vedere.
La danza, come rappresentazione di particelle, esplora e prende forma seguendo il movimento sferico del suono, enfatizzando la forza espressiva della musica elettronica. Lo spazio performativo è definito da un piano cartesiano associato a parametri prestabiliti che determinano la drammaturgia della musica e della danza. Nella possibile rappresentazione artistica del movimento molecolare del suono, gli occhi possono vedere ciò che le orecchie possono sentire.
Oriri
diBAMBULAproject
concept e coreografia Paolo Rosini
danzano Marta Massoli , Debora Renzi, Paolo Rosini, Chiara Tosti
costumi e luci Paolo Rosini
musiche Johanners Berger, AOKI Takamasa, Retina.it
durata 15min ca.
Cosa accadrebbe se il peso dell’esistenza si frammentasse dissolvendo la consistenza della materia che lo sostiene, fino ad annullarlo?
Corpi incatenati dalla bulimia dell’avere e dell’apparire, luoghi disabitati in attesa di mendicanti in cerca di ossa che mai vorranno abitare; crollano, si contorcono, si trascinano e spingono proprio là, verso oriente, nel punto esatto dove sorge il sole.
Oriri è un invito a rivolgere lo sguardo altrove, ad abbattere le barriere che ci separano, prima di tutte quelle le cui fondamenta risiedono nel pensiero.
Fuori Concorso
Campi visivi
Perfoming Arts Group – Compagnia giovani Movimento Danza
Coreografia Sonia Di Gennaro
Danzano Aiello Erika, Apreda Floriana, Ferraro Maria Teresa, Gifuni Francesca. Lomazzo Sara, Scognamillo Federica
Produzione: Movimento Danza – Organismo di Promozione Nazionale, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali- Regione Campania
Durata 16 min circa
Il campo visivo è l’area visiva percepita dall’occhio quando fissa un determinato punto.
Ciascun danzatore traccia le proprie direzioni proiettando sguardi e dinamiche nella costante ricerca di una costruzione di un campo d’azione comune.
La coreografia di Sonia Di Gennaro è uno studio sulle possibilità che il danzatore ha in scena di indagare il campo visivo includendo e/o escludendo l’altro. La comunicazione tra i danzatori avviene in un sottile gioco di visioni laterali: i danzatori portano avanti la coreografia come se si guardassero, senza mai guardarsi veramente negli occhi.
Presenta la serata
Elisabetta Testa, docente e critica di danza
Giuria
Emma Cianchi – Coreografa e direttore artistico Artgarage e Teatro Bellini – Danza
Gennaro Cimmino – Coreografo e Direttore artistico Körper
Igina Di Napoli – Direttore artistico di Casa del Contemporaneo Centro di Produzione Teatrale
Stefano De Stefano – Giornalista Corriere del Mezzogiorno
Antonello Tudisco – Coreografo e Direttore artistico Interno5
Biglietto
Intero € 8,00
Ridotto € 5,00
L’evento si svolge nell’ambito del progetto Gap! Change! Now! Projects for the next dance generation 2018/2020 con il sostegno del Ministero per i Beni e Attività Culturali – Regione Campania.