“Siamo al paradosso. Un’interrogazione presentata alla giunta regionale il giorno 8 maggio ottiene miracolosamente una risposta pochi giorni più tardi, per la precisione il 16 maggio, e lo stesso atto, come da prassi, viene trasmesso quattro giorni dopo all’ufficio del dirigente competente per materia. Quasi un record, se non fosse che la risposta in questione resterà nascosta in quegli uffici o parcheggiata sulla scrivania del dirigente in questione per ben 4 mesi. E’ il giorno 9 settembre, infatti, che ci viene fatta pervenire la risposta a una nostra interrogazione tesa a conoscere quali e quanti siti di stoccaggio fossero stati individuati in vista della chiusura di settembre dell’inceneritore di Acerra. La risposta recapitataci contiene indicazioni che nel frattempo sono state superate e smentite dall’attualità, tenuto conto che l’elenco dei siti è dissimile da quello previsto dal piano in vigore”.
“Se avessimo avuto quattro mesi fa quella risposta, probabilmente ci saremmo attivati in tempo utile con iniziative istituzionali e proposte di miglioramento di un piano emergenziale che, così come varato dalla giunta, ha riportato la Campania ai tempi di Bassolino e della grande emergenza, con una nuova produzione di ecoballe e costosi trasferimenti fuori regione. Riceverla dopo 4 mesi e a giochi oramai fatti è solo una presa in giro non solo per noi, ma soprattutto per i cittadini della Campania. L’interrogazione rappresenta uno degli strumenti fondamentali dell’opposizione nell’esercizio del suo ruolo di controllo degli atti e dell’operato della giunta. In questi anni abbiamo dovuto attendere fino a 157 giorni per ottenere una risposta. Non è chiaro se ci sia malafede o, peggio ancora, totale inettitudine, ma oramai abbiamo la conferma che, fintanto che al governo della Campania ci sarà Vincenzo De Luca, ci sarà un tentativo di mettere il bavaglio a chi, al Consiglio regionale della Campania, si batte nell’esclusivo interesse dei cittadini”.