- pubblicità -
I servizi segreti si sarebbero messi in contatto con la camorra per chiedere ai boss di Napoli di “tenere il territorio del centro sotto controllo”, gestendo tutte le loro attività illecite “senza fare morti e feriti…”.
Ad affermarlo è il collaboratore di giustizia Maurizio Ferraiuolo, ex sodale della famiglia malavitosa Stolder, nipote dell’ex boss Raffaele Stolder.
Il “pentito” ha reso le dichiarazioni davanti a un sostituto procuratore napoletano nel corso di un interrogatorio in carcere il 12 luglio 2013.
I fatti riferiti risalgono al 2007 e il periodo in questione è immediatamente successivo alla scarcerazione dell’ex boss.
(ANSA).