La VI sezione della Corte di Cassazione ha, su ricorso presentato dagli avvocati Franco Coppi e Domenico Ciruzzi, annullato la sentenza di condanna (senza rinvio in relazione ad una ipotesi e con rinvio alla Corte di Appello per un’altra ipotesi) per rivelazione di segreto di ufficio emessa nei confronti del generale di corpo d’armata della Guardia di finanza Giuseppe Mango.
Anche il sostituto procuratore generale della Cassazione, aderendo ai ricorsi proposti dalla difesa, aveva chiesto l’annullamento della sentenza.
Il gen. Mango è stato dunque definitivamente assolto, perché il fatto non sussiste, per una dalle accuse che gli venivano mosse (rivelazione colposa di segreto di ufficio) mentre in relazione ad un altro episodio (sempre di rivelazione di segreto di ufficio) la Corte di cassazione ha stabilito la necessità di celebrare un nuovo giudizio dinanzi alla Corte di Appello partenopea.
“Siamo molto soddisfatti – evidenzia l’avvocato Domenico Ciruzzi che insieme al prof. Coppi assiste il generale – poichè la decisione della Suprema Corte ha certificato l’insostenibilità logica e giuridica delle sentenze di merito che avevano condannato l’alto ufficiale. Sin dall’udienza preliminare avevamo strenuamente tentato di dimostrare che il gen. Mango non aveva rivelato a chicchessia l’esistenza di indagini in corso ed eravamo sicuri che questo dato – che a noi appariva chiaro sin dal primo momento – sarebbe stato prima o poi acclarato. Siamo fermamente convinti che nel corso del nuovo giudizio di appello sarà definitivamente accertata l’infondatezza anche della residuale accusa, restituendo serenità ed onore ad un uomo, quale il generale Mango, che ha servito per oltre quaranta anni lo Stato con valore, impegno e dedizione”. (ANSA).