Si apre con un successo di pubblico, al PAN di Napoli, la mostra “Rocco Borella / Jorrit Tornquist – coloristi a confronto”, che sarà visitabile presso lo spazio loft fino al 10 giugno 2019.
Il vernissage, svoltosi mercoledì 22 maggio, ha riscosso un ottimo successo e preannuncia una prossima grande affluenza di pubblico nei giorni dell’esposizione. L’iniziativa è organizzata dal DAMA, Daphne Museum Art, progetto espositivo itinerante promosso da Luigi Di Vaia, che ha scelto di ospitare, proprio a Napoli, l’esposizione di due Maestri Internazionali, dando vita ad una doppia personale in cui assoluto protagonista è il colore in tutte le sue forme.
“Vivere di persona un confronto tra due esponenti del colorismo, così importanti, è stata un’emozione di grandissima intensità e avere al vernissage Jorrit Tornquist in persona è un’esperienza coinvolgente. Un’esperienza che, dopo Napoli, prima città ad ospitare un evento del genere vorremmo ripetere in altri luoghi prestigiosi.” Così Luigi Di Vaia presenta l’iniziativa, curata da lui e da Agostino Cuccaro, il cui scopo è fornire un prezioso apporto alla conoscenza del ruolo del colorismo nell’Arte Contemporanea del XX° e XXI° secolo. Il colorismo è una corrente artistica che assegna all’atto pittorico un’importanza maggiore rispetto al disegno preparatorio precedentemente realizzato sul supporto del dipinto. Il colore viene così generalmente steso senza che sulla tela o sulla tavola sia realizzato un minuzioso disegno a guida della futura opera. In questo contesto s’inseriscono le opere di Rocco Borella e Jorrit Tornquist esposte al PAN ed introdotte dai testi critici di Luciano Caprile, che spiga come: <<Rocco Borella e Jorrit Tornquist partono da due punti diversi per arrivare al medesimo risultato: il protagonismo del colore. Borella affronta il colore in maniera sperimentale, facendo entrare in gioco il caso, Tornquist, invece, interpreta la natura e il colore nella loro interezza, interiorizzandoli ed elaborandoli emozionalmente.>> Presenti al vernissage anche Giuseppe Martucciello, Presidente dell’Archivio Rocco Borella e il Maestro Jorrit Tornquist per il quale: <<la scelta del colore è data dallo stato d’animo dal momento e dagli eventi vissuti>>. L’esposizione è visitabile gratuitamente negli orari di ingresso del PAN. Per informazioni: mob.: 3398620993; www.damamuseum.com
GLI AUTORI
ROCCO BORELLA (1920 – 1994) a partire dagli anni ’60 sviluppò ricerche astratto-concrete e informali, approdando ad un’astrazione che ha il suo momento apicale nella realizzazione dei “Cromemi”, termine coniato dal critico Gianpaolo Barosso che nel 1960 che li definì “discorsi primari col colore di Borella”. Negli anni 70’ la ricerca sui materiali e quella ottico-percettiva si sintetizzano nella realizzazione dei “Guard-Rail” che vengono esposti alla X Quadriennale di Roma del 1972 e a Genova nel 1973, in una mostra antologica realizzata dalla galleria La Polena. Ha partecipato ad importanti mostre nazionali e internazionali: Buenos Ayres (1949), Biennale di San Paolo del Brasile (1951), Biennale di Venezia (1956), Quadriennale di Roma (1951, 1965, 1973), Parigi (1960, 1972, 1973, 1974), Francoforte (1962), New York (1964), Bruxelles (1970, 1977), Dusseldorf (1972), Colonia (1976), Berlino (1977), Varsavia (1979), Odessa (1979), ecc… e in numerosissime gallerie d’arte italiane. Nel 1992 il Museo d’arte Contemporanea di Villa Croce di Genova gli ha dedicato una importante mostra antologica. Rocco Borella muore a Genova il 23 Settembre del 1994.
JORRIT TORNQUIST (1938) realizza arte in cui il colore che circonda la tela è nitido ed evidente. Ma avvicinando lo sguardo sempre di più, fino a trovarsi a pochi centimetri dalla tela, si è completamente immersi nell’opera, ogni confine diventa labile (Silvia Borsani). Tornquist con luce e colore è Artista e Sperimentatore accurato, forse unico studioso del colore nella storia dell’arte. Ad ogni azione corrisponde una reazione e Tornquist le analizza come uno scienziato, lo scienziato del colore. Artista vivente nato a Gratz nel 1938 si dedica a partire dal 1959 esclusivamente alla ricerca sulla luce e sul colore nell’arte. Nel corso della sua lunga carriera ha avuto modo di esporre a Koflach – Stiria nel 1966, Palazzo Reale a Milano 1967, Wittmann – Austria 1967, Torino 1968, Humburg – Germania 1968, Zagabria 1969, Bruxelles , Vienna 1970, Kansas City 1973, Munster 1974, Biennale di Venezia 1986, Tokyo 1996, Graz 1996, Sondrio 1999, Caserta 2004, Brescia 2006, Liubljana 2007, Roma 2008, Perugia Galleria Nazionale dell’Umbria 2009, Genova Museo Palazzo Reale 2009, Denver 2012, Buenos Aires 2014, Londra 2016, ecc… inoltre: XIX Premio Compasso d’Oro ADI di Milano nel 2001.