Sabato 31 torna il Mercato della Terra del Vesuvio a cura di Slow Food Campania.

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Il Mercato della Terra Vesuvio è stato inaugurato dalla condotta Slow Food Vesuvio domenica 4 febbraio in piazza Vargas a Boscoreale. Il successo è stato immediato, si è registrata una ‘affluenza notevole di persone e molto partecipata. La prossima data è prevista sabato 31 marzo, il giorno prima della domenica di Pasqua, e offre la preziosa opportunità di acquistare direttamente dagli agricoltori  dell’associazione della chiocciola le verdure per la minestra maritata, i carciofi voletti di Castellammare (presìdio Slow Food), a loro volta protagonisti sulla tavola pasquale, così come le fave lunghe di Somma e i piselli centogiorni, il giovanissimo presidio Slow Food  presentato ufficialmente in occasione di Leguminosa.

Il Mercato della Terra costituisce un momento gioioso di condivisione, dove è possibile incontrare gli agricoltori e artigiani del food impegnati a custodire le varietà storiche dei territori di appartenenza. Uno spazio di rilievo è dato al paniere vesuviano che  si prefigge di salvaguardare la biodiversità agricola dell’areale intorno al vulcano, unica per la ricchezza e l’alta qualità dei prodotti.L’iniziativa rientra nel progetto IPark presidio e cittadinanza, al quale, oltre a Slow Food Vesuvio, partecipano l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, molti comuni e associazioni impegnate nel sociale, avente come scopo comune la valorizzazione e promozione delle risorse del territorio. E tra queste l’agricoltura e l’enogastronomia offrono grandi opportunità di sviluppo considerando le potenzialità espresse da sempre in questi settori.

Rincuora e soffia forte sulla fiamma della speranza il fatto che ai banchi di vendita ci siano molti giovani che in prima persona hanno scelto di dedicarsi all’agricoltura secondo principi di rispetto verso la storicità dei prodotti, la loro stagionalità e l’ambiente. Tra questi il giovane Raffaele Sodano di Pomigliano d’Arco la cui azienda di famiglia si è specializzata nella coltivazione di papaccelle napoletane, fagiolo dente di morto do Acerra e antico pomodoro di Napoli, tutti presìdi Slow Food. Da Alife, nell’alto casertano, arriva Antonietta Melillo che ha rilanciato con successo la storica produzione della cipolla alifana. Così i ragazzi di radio Siani, presidio Libera Ercolano, espongono e vendono i loro pomodorini del piennolo del Vesuvio rossi e gialli prodotti su un terreno confiscato alla camorra. Come la giovanissima Luciana De Martino, prossima alla laurea in architettura, ha scelto da poco di fondare l’azienda Antica Trochlea sul fondo dei nonni a Pollena Trocchia dove produce pomodorini vesuviani,albicocche e molte varietà orticole.

Emoziona non poco la storia del giovane Carmine Bonacci che ha deciso di fare il pastore portando al pascolo quotidianamente le sue capre a Giano Vetusto, nell’alto casertano, e dal loro latte la famiglia produce formaggi e ricotta. Anche solo incontrare questi personaggi rappresenta una esperienza interessante e importantissimo è sostenere chi è impegnato nel quotidiano nella cura del paesaggio, lì dove i terreni sono abbandonati si sa che prevale purtroppo il degrado. Il mercato prevede momenti di socialità con laboratori rivolti ai bambini e alle ore dodici agricoltori e cuochi si raccontano al laboratorio del gusto con pietanze da loro preparate per l’occasione.

Il Mercato della Terra Vesuvio si svolge dalle ore 9 alle ore 13.

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