“Ci aspettiamo sviluppi, speriamo importanti, dallo sblocco del cellulare di Tiziana Cantone”.
Così il procuratore di Napoli Nord Francesco Greco, che coordina le indagini del sostituto Rossana Esposito relative al suicidio della 31enne di Mugnano di Napoli: Cantone si tolse la vita il 13 settembre scorso dopo la diffusione in rete, a sua insaputa, di alcuni video hard che la ritraevano. Sono stati i carabinieri della sezione cyber-crime del Comando Provinciale di Napoli ad estrapolare alcuni file audio risalenti alle ore precedenti alla morte di Tiziana.
La Procura indaga per istigazione al suicidio – al momento non ci sono indagati – e dallo sblocco dell’Iphone attende elementi utili per ricostruire i contatti che la ragazza ha avuto negli ultimi momenti di vita.
“Non conosciamo ancora i contenuti dei messaggi – spiega Greco – il nostro consulente è al lavoro”.
I carabinieri sono riusciti a sbloccare il cellulare di Tiziana Cantone, la ragazza di 31 anni che si è tolta la vita a Mugnano (Napoli), lo scorso mese di settembre, dopo la diffusione in Rete di alcuni suoi video hot. I militari della sezione cyber-crime di Napoli hanno estrapolato alcuni file audio risalenti alle ore precedenti alla morte che potrebbero dare importanti informazioni su quanto accaduto. Le indagini sulla morte della ragazza, per istigazione al suicidio (contro ignoti) sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord (procuratore Francesco Greco e sostituto procuratore Rossana Esposito). Un’altra indagine, per diffamazione (che vede 4 indagati, i destinatari dei video hard) è in corso da parte della Procura di Napoli, partita dalla denuncia presentata da Tiziana Cantone e dal suo ex fidanzato Sergio Di Palo contro chi ha diffuso in rete i video. Infine, c’è una terza indagine, sempre coordinata dalla Procura di Napoli, che ipotizza il reato di calunnia. (ANSA)