Era in carcere con l’accusa di essere affiliato al clan dei Casalesi, l’imprenditore Antonio Noviello, 44 anni, scarcerato dal Tribunale di Sorveglianza di Torino per effetto del cosiddetto decreto “Cura Italia” dello scorso 17 marzo.
Il provvedimento è stato firmato dal magistrato di sorveglianza Paola Velludo lo scorso 24 aprile.
Era detenuto nel carcere di Asti e, secondo la DDA di Napoli, si era occupato, tra l’altro, di importanti investimenti milionari in Emilia Romagna per conto del cosca casalese.
Adesso è tornato a Casal di Principe (Caserta), per scontare il residuo di pena risultato inferiore a 18 mesi di reclusione. Noviello però è stato ritenuto colpevole di reati ostativi (aggravati dall’aver agevolato il clan dei Casalesi e anche di associazione mafiosa) oltre che di reati comuni.