Le immagini della rissa tra ultras nella curva B del Napoli continuano a rimbalzare nel web. Vecchia storia quella degli scontri tra tifosi della stessa squadra, è successo praticamente ovunque. Parliamo del predominio, una guerra intestina tra due gruppi ultrà per il controllo della curva B dello stadio Maradona. I Fedayn, che hanno il quartier generale nella zona dell’ Arenaccia a Napoli, hanno attaccato, così come era accaduto allo stadio di Francoforte nell’andata degli ottavi di Champions, il gruppo degli Ultras72, che ha la sede nel Rione Traiano. La scusa è che il gruppo che prende posto al centro della curva non cantava contro il presidente. Ma l’accaduto era preordinato quasi certamente, le frizioni tra le due frange erano nate ben prima della partita Napoli-Milan e affondano anche nel recente passato.
Poco prima del match, gli Ultras72 avevano sfilato davanti al Maradona con la Curva A, proprio contro le regole imposte dalla società di concerto con la Questura che di fatto impediscono di entrare allo stadio con tamburi e vessilli del proprio gruppo. In un passato più lontano poi gli Ultras72, così come la Curva A, decisero di sottoscrivere la tessera del tifoso introdotta nel 2009, osteggiata invece dai Fedayn. Il divieto di portare striscioni del proprio gruppo rende il Maradona silenzioso ormai da gennaio.
Questore e presidente sono contrari alla “free zone” chiesta dai tifosi dei gruppi organizzati presente in altri stadi italiani. La Digos, sulla rissa di domenica, ha redatto un’informativa che è già nelle mani della Procura. Sono le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza ad incastrare i primi due indagati per la rissa di domenica scorsa al Maradona. Due arresti per i tafferugli consumati in Curva B, arresti differiti di un 32enne napoletano e di un presunto teppista di 37 anni residente a Sant’Agata dei Goti, accusati di possesso di oggetti contundenti e rissa aggravata. (RaiNews)