Scontri ultras, tedeschi scortati verso stazioni e aeroporti. Picchiato ex calciatore francese. La ricostruzione dei tafferugli.

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I tifosi tedeschi hanno lasciato tutti l’albergo del lungomare di Napoli dove erano ospitati e nelle cui vicinanze la scorsa notte c’era stato un tentativo di assalto da parte di ultras partenopei. Sono stati portati, a bordo di bus, verso Salerno, Roma e Capodichino per raggiungere le rispettive destinazioni in Germania. I mezzi sono scortati da un ingente spiegamento di forze dell’ordine.

In città, in pieno centro, Piazza del Gesù, restano i segni della guerriglia con cocci di vetro, pietre, tavolini divelti con pesanti danni ai commercianti della zona.

Mentre continua la guerriglia urbana sul lungomare di Napoli, nei pressi dell’albergo che ospita i tifosi dell’Eintracht Francoforte, l’emittente francese Canal Plus riferisce che almeno due tifosi tedeschi sarebbero stati accoltellati questo negli scontri di ieri pomeriggio. A farne le spese anche Grégory Sertic, ex calciatore di Bordeaux e Marsiglia, oggi collaboratore dell’emittente francese. “Pensavano fossi tedesco“, ha spiegato: e così si è ritrovato coinvolto in un tafferuglio all’esterno dello stadio tra tifosi napoletani e tedeschi.

Il quotidiano LaRepubblica riportando la ricostruzione di Prefettura e Questura, fa sapere che tutti erano a conoscenza dei pericoli della trasferta per i tedeschi. Eppure ieri sia al mattino che al pomeriggio i sostenitori dell’Eintracht hanno deciso di procedere come un corteo, “si sono fermati ai tavolini a consumare tranquilli”. Poi è finito tutto in disastro. I 200 napoletani calano dai Quartieri in duecento con spranghe, bombe carta, torce. Al settimo tentativo, sorprendono alle spalle le forze dell’ordine e la macchina della sicurezza implode.

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