A Napoli la Pasqua è una festività molto sentita, ricca di rituali religiosi ed enogastronomici che permangono ancora ai nostri giorni.
Riproponiamo allora due tradizioni del giovedì santo, quella dello “struscio”, ossia del giro delle sette chiese (il numero ideale, devono essere minimo tre e sempre in numero dispari) in cui entrare e recitare le tre preghiere basilari (Padre Nostro, Ave Maria e Gloria), percorrendo a passi lenti, quasi strisciando (di qui struscio) l’affollatissima via Toledo, principale arteria della città, e quella enogastronomica della zuppa di cozze, il piatto tradizionale del giovedì santo, che viene consumato prima dello struscio.
Un modo di ricordare la tradizione napoletana ed un modo di prepararsi alla Pasqua, come diceva il grande Eduardo, “come comanda Iddio”.