Un successo annunciato quello della nona edizione del Napoli Pizza Village, le presenze superano il milione di partecipanti, la pizza è sempre più regina della gastronomia italiana, alberghi in overbooking e il turismo straniero premia il food festival con numeri importanti per adesione.
Ora il Napoli Pizza Village vola a New York, per il Columbus Day (5-6 ottobre) accendendo 30 forni compiendo così il primo passo del progetto di internazionalizzazione voluto dagli organizzatori.
“Quella che era considerata ’solo’ la pizzeria all’aperto più grande al Mondo è diventata ora la leva di incoming e di promozione più forte esistente a Napoli. Un evento fisso e non un appuntamento ‘one-shot’ come accaduto in passato con altri eventi presenti sul territorio, che va difeso e sostenuto senza interferenze o contaminazioni – affermano Claudio Sebillo e Alessandro Marinacci, organizzatori del Napoli Pizza Village -. La presenza massiccia di stranieri evidenzia la risonanza oltre i confini nazionali prodotta da questo format che servirà a promuovere Napoli e la Campania all’estero, motivo per il quale abbiamo avviato un progetto che ci vedrà protagonisti in varie città nel mondo”.
Il dato evidente, che esalta la nona edizione del Napoli Pizza Village, giunge, infatti, dall’estero. La presenza di stranieri ha toccato punte di partecipazioni insperate superando abbondantemente la quota del 10% dello scorso anno, attestandosi ad un sostanziale 30% che indica l’internazionalità raggiunta dalla kermesse che ha registrato anche una crescita di visitatori provenienti da varie regioni italiane.
Il Napoli Pizza Village è dunque una realtà che guarda al mondo e che consentirà al territorio campano di avere un ambasciatore in più per la sua promozione.
L’evento, che si è concluso ieri sera con un bagno di folla sotto il palco di RTL 102,5 per il concerto di Mahmood e di Fred De Palma, ha registrato anche la partecipazione di numerosi chef stellati, da Niko Romito (3 stelle Michelin) a Gennaro Esposito (3 forchette Gambero Rosso e 2 stelle Michelin ) sino al Alfonso Iaccarino (2 stelle Michelin) che hanno affiancato il lavoro dei pizzaioli partecipanti con approfondimenti sulle materie prime utilizzate e sulle contaminazioni di crescita della pizza nella gastronomia italiana.
La partecipazione di numerose aziende multinazionali e nazionali, legate alla kermesse, sottolinea anche la valenza strategica del Napoli Pizza Village che, smessi i panni del food festival di questi giorni, si trasformerà ora in realtà imprenditoriale tale da creare volano ed indotto per il prossimo anno, quello del decennale, ma soprattutto in piattaforma di opportunità per i partner commerciali che ne seguiranno il percorso di internazionalizzazione.