Si è tenuta quest’ieri, nella rinnovata “Sala Arengario” della Corte d’Appello di Napoli, la cerimonia di insediamento di Aldo Policastro, nuovo Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Napoli.
“Sono molto lieta – ha dichiarato la Presidente della Corte d’Appello di Napoli, Maria Rosaria Covelli – di accogliere nella famiglia della Corte d’Appello di Napoli Aldo Policastro quale Procuratore Generale, figura di estrema importanza per il funzionamento del sistema giustizia e per l’intera comunità”.
La Presidente Covelli ha poi rivolto un saluto al Procuratore Generale uscente Antonio Gialanella, “un Magistrato dalle numerose esperienze sia come pubblico Ministero che come Giudice, che gli hanno consentito una visione globale del processo” e ha ricordato anche i risultati raggiunti insieme, da ultimo l’organizzazione del convegno “Scenari giuridici e sociali delle violenze di genere”, che ha visto la partecipazione del Ministro della Giustizia, On. Carlo Nordio.
Lo stesso Procuratore uscente ha ricordato che durante il suo mandato “la Procura Generale si è mostrata capace di affrontare la gravità dei suoi compiti ed è stata modernizzata e ristrutturata”. Infine, Antonio Gialanella ha ringraziato Magistrati e personale amministrativo dell’Ufficio prima di chiedere l’immissione in possesso del suo successore.
Già Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Benevento e titolare di altri prestigiosi incarichi anche a livello parlamentare, Aldo Policastro gode di “altissima considerazione tra colleghi e collaboratori. Tale reputazione dipinge alla perfezione la portata della sua esperienza e della sua grande capacità organizzativa, che sarà fondamentale in questo momento di grandissimo impegno in un Distretto tra i più complessi e sicuramente con le maggiori istanze nel penale e nel civile e il maggior numero di processi di criminalità organizzata, ma anche con un imponente fronte giudiziario, istituzionale e sociale di contrasto alla criminalità, di attenzione alle giovani generazioni e agli ultimi. Si tratta di un lavoro non solo individuale ma che coinvolge magistrati, avvocati, personale amministrativo, forze dell’ordine, istituzioni. Una rete che è essenziale per una giustizia davvero tempestiva, di effettiva tutela dei diritti, equa e accessibile a tutti” ha chiosato la Presidente Covelli.