“Il sistema ‘casalese’ è tutt’altro che defunto: anzi, è vivo e vegeto e gira intorno a imprese del centro nord, intestate a parenti lontani e incensurati dei vertici del clan, nelle quali confluiscono appalti attraverso la corruzione di funzionari pubblici”.
Lo ha detto il sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia, Cesare Sirignano, commentando, nel corso di incontro con i giornalisti a Firenze, l’operazione della Guardia di Finanza che oggi ha consentito di sgominare un’organizzazione contigua alla mafia casalese con base a Lucca.
“Si conferma il triangolo riciclaggio-corruzione-mafia”, ha detto ancora Sirignano. Il risultato ottenuto oggi – è stato sottolineato – conferma che magistratura e forze dell’ordine sono sulla strada giusta nella lotta alla cosiddetta ‘mafia-impresa’, che si infiltra e inquina il tessuto economico e sociale delle aree interne investendo il denaro frutto di attività illecite che hanno martoriato i territori d’origine. (ANSA)