Il 6 luglio 2017 dalle ore 19.00 presso l’ex Centro di Documentazione di Ponticelli (Via Purgatorio, 10 – NA) si terrà il vernissage di “Sixth Zone”, mostra del Darkest Room laboratorio di fotografia analogica condotto da Giovanni Bellotti nell’ambito del progetto “Col territorio Io C’Entro”, promosso da Arci Movie e sostenuto dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale (Avviso “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici”).
Il progetto “Col territorio Io C’Entro” ha effettuato lavori di ristrutturazione del centro trasformandolo in un vero e proprio polo culturale con positive ricadute sull’intero ambito della vita collettiva. É in questa cornice che nel 2016, dopo l’analisi degli ambienti a disposizione, è stata allestita una camera oscura per lo sviluppo dei negativi e si è attivato il corso “Darkest Room”; articolato in 30 incontri, ha previsto lezioni frontali, confronti aperti con docenti esperti del settore e uscite en plein air con scatti liberi e a tema. Per concludere il lavoro di formazione dei ragazzi/fotografi, tutti giovani under 30 provenienti dall’area orientale di Napoli, è stata allestita una mostra che ha il coinvolto tutti i partecipanti dal titolo “Sixth Zone”, curata da Giovanni Bellotti e Andrea Femiano.
Ad ognuno dei dieci partecipanti è stata affidata una Reflex con un singolo rullino da 36 pose per individuare e documentare una particolare sfaccettatura, storia o realtà del territorio di Napoli Est.
Il tema scelto ha fornito ai ragazzi l’occasione per riscoprire e riflettere sulla porzione di città che vivono quotidianamente, anche attraverso un incontro con l’architetto Lidia Salvati che ha mostrato loro l’evoluzione e lo sviluppo architettonico estremamente caotico che hanno subito notevoli zone della periferia Est di Napoli, riflettendo anche sulle controverse conseguenze sociali che ha avuto questo fenomeno. Ognuno dei partecipanti, assieme al docente del corso e a Roberta Fuorvia, curatrice e coordinatrice di progetti fotografici, ha selezionato infine quattro foto da stampare, funzionali ad un racconto documentaristico e/o narrativo. Nel percorso espositivo si spazia dagli scatti di luoghi abbandonati (ex-manicomi, siti industriali dismessi, palazzetti dello sport in disuso), al racconto delle opere incompiute e dei complessi di edifici popolari sorti nel post-terremoto degli anni ’80, fino a progetti che partendo dai luoghi narrino storie degli individui abitanti il territorio oggetto dell’indagine.
Un lavoro stimolante – aggiunge Maria Teresa Panariello, coordinatrice del progetto Col Territorio Io C’Entro – che ha dato la possibilità, assieme agli altri percorsi realizzati con il sostegno ministeriale, ai giovani che hanno aderito all’iniziativa di confrontarsi con la fotografia analogica. La mostra evidenzia la grande creatività e gli aspetti compositi della nostra periferia. Un plauso va ai curatori del corso Darkest Room che hanno seguito con passione i ragazzi durante un intenso anno di attività.
A partire dall’10 luglio la mostra sarà trasferita, a San Giorgio a Cremano, in Villa Bruno, nella cornice dell’arena cinematografica organizzata da Arci Movie, per poi tornare a casa entro la fine del mese di settembre, quando è prevista l’inaugurazione del nuovo Centro Culturale di Ponticelli, ristrutturato fisicamente e pronto trasformarsi in un Community Hub aperto al territorio e alla cittadinanza.