Sma Campania, sperpero 5,7 milioni, 9 inviti a dedurre

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La Corte dei Conti ha avviato un’indagine su Sma Campania, società in-house della Regione Campania, accusata di aver sperperato oltre 5,7 milioni di euro.

Le accuse riguardano spese personali effettuate con carte aziendali, promozioni ingiustificate e aumenti di stipendio non meritocratici.

Tra le spese contestate ci sono acquisti su Amazon anche in piena notte e abbonamenti a servizi di streaming musicale.

Sono nove gli inviti a dedurre notificati, dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Napoli, ad amministratori, dirigenti e dipendenti della società.

Altro capitolo delle indagini riguarda gli avanzamenti di carriera del personale delle strutture territoriali presso i depuratori gestiti da Sma, senza alcuna selezione tra i dipendenti meritevoli, e quello relativo alla concessione immotivata e indebita di aumenti di stipendio, attraverso i cosiddetti “superminimi”, che invece sarebbero riservati a chi espleta mansioni maggiormente onerose oppure si è distinto per una maggiore capacità produttiva.
Il danno erariale da 5.777.757,45 euro viene contestato dalla procura contabile e dal Nucleo Pef di Napoli in alcuni casi direttamente ai vertici aziendali pro tempore e in altri a funzionari aziendali e dipendenti.

Destinatari delle contestazioni sono l’ex presidente del Cda Giuseppe Cammarota; gli ex amministratori unici Ciro De Leo, Raffaele Scognamiglio e Giuseppe Esposito; l’ex consigliere delegato Lorenzo Di Domenico; l’ex dirigente Cosimo Silvestro; l’ex financial manager Roberto Iavarone; l’addetto alla contabilità e bilancio Ernesto Tartaglione e il responsabile dell’impianto di depurazione di Napoli est Luigi Riccardi. Questi potranno ora depositare le proprie deduzioni ed eventuali documenti, nonché chiedere di essere ascoltati dall’autorità giudiziaria contabile. Di Domenico, Scognamiglio, Silvestro e Tartaglione erano già stati rinviati a giudizio nell’ambito di un procedimento penale parallelo dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) a vario titolo per peculato, abuso d’ufficio e simulazione di reato.

“La Corte dei Conti indaga per uno sperpero 5,7 milioni alla Sma Campania. De Luca parla di chiusura dei Pronto Soccorso, della mancanza di risorse e di personale della sanità e grida ogni giorno contro il Governo Meloni ma fa finta di non vedere lo sperpero che c’è nelle società della Regione Campania. Più di autonomia differenziata dovrebbe occuparsi di sperpero permanente”. Lo dichiara il Senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, Commissario Regionale del Partito.

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