Una “super perizia”, di tecnici nominati dai giudici, per avere norme in grado di garantire la sicurezza di chi si reca nel vulcano Solfatara di Pozzuoli (Napoli). Lì persero la vita, precipitando in una cavità piena di gas venefico, un bimbo di 11 anni e i suoi genitori di 42 e 45.
La richiesta al gip Claudia Picciotti arriva dai pm della VI Sezione della Procura di Napoli che indagano sulla tragedia dello scorso 7 settembre. L’obiettivo è un nuovo incidente probatorio per cristallizzare norme che possano garantire la fruizione, in piena sicurezza, di un luogo unico al mondo: un vulcano attivo.
Le criticità emerse sono tante e preoccupanti: “sono state realizzate dalla società che gestisce il sito, strutture sportive e tecnico-ricettive senza alcuno studio specifico dei rischi, esponendo i terzi avventori al pericolo di inalazione di gas ed al pericolo di esposizione alle frane”.
E per una frana è morto Lorenzo, che voleva scattare una foto alla fangaia, e i suoi genitori, per tentare di salvarlo. (ANSA)