Esplosero colpi d’arma da fuoco a scopo intimidatorio nei confronti di una donna, la sera dello scorso 31 marzo, e poi, il 16 giugno, fallirono un agguato ma ferirono due ignari operai. E’ per tutto questo che a Napoli, sono scattati cinque arresti.
Coinvolto, nei fatti di giugno, anche un 16 enne per il quale, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, è stato eseguito un decreto di fermo.
Secondo quanto accertato dalle indagini della Squadra mobile di Napoli, il tutto è avvenuto nell’ambito di uno scontro violento tra i membri di due famiglie rivali dei Quartieri Spagnoli.
L’acquisizione di riprese video, intercettazioni ambientali e telefoniche, consulenza video-metrica ma anche dichiarazioni delle persone offese e delle persone informate sui fatti hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di Giuseppe Basile, Carmine Nocerino, Massimiliano Verrano e Mario Marotta oltre che del minorenne.
Colui che è ritenuto il mandante del raid scattato lo scorso 16 giugno nei quartieri spagnoli di Napoli, durante il quale vennero feriti due passanti estranei alle logiche della camorra, dopo essere stato convocato la sera stessa del raid in questura venne rilasciato insieme ad altre due persone che stamattina figurano nella lista dei fermati. Carmine Nocerino, festeggiò insieme con parte del gruppo “in mezzo al Rosario” stappando bottiglie di champagne. Non sapeva però che gli agenti lo tenevano sotto controllo. Nocerino è fresco sposo. La Squadra Mobile di Napoli e gli agenti del commissariato Montecalvario lo hanno sottoposto a fermo emesso dalla Procura di Napoli mentre stava per organizzare il suo viaggio di nozze. (ANSA).