Teatro Trianon Viviani diventerà una fondazione.

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Il Trianon Viviani è pronto per essere retto da una fondazione.

Il teatro è di proprietà e gestione di un ente a intera partecipazione pubblica, soggetto alla direzione e il coordinamento della Regione Campania, socio di maggioranza con l’80,40% della quote. L’altro socio è la Città metropolitana di Napoli, con una partecipazione del 19,60%.

La trasformazione della personalità giuridica – attualmente il teatro pubblico di Forcella è retto da una spa – è attesa nei prossimi giorni, con la firma del decreto della Regione Campania che concluderà l’iter procedurale e fa sèguito alla scadenza del cda della società e del direttore artistico Nino D’Angelo.

Tale trasformazione avviene in ottemperanza al decreto del presidente della Giunta regionale della Campania (dpgrc) n. 274 del 29 settembre 2017 e del d.lgs. 175 del 19 agosto 2016. Il dpgrc 274/2017, che approvava il «Piano di revisione straordinaria delle partecipazioni societarie ex art. 24 d.lgs 175/2016 (Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica)», statuiva la necessità di tale trasformazione per la partecipazione societaria da parte delle amministrazioni pubbliche.

Acquisito il riconoscimento della nuova personalità giuridica dell’ente, il presidente Giovanni Pinto, riconfermato alla guida amministrativa del teatro, procederà quindi all’insediamento del nuovo cda. Nell’organo amministrativo della costituenda fondazione, con Pinto, designato dalla Regione, sono stati nominati l’operatrice teatrale Igina Di Napoli, sempre su indicazione del socio di maggioranza, e l’economista Antonio Roberto Lucidi, in rappresentanza della Città metropolitana.

Successivamente il cda affronterà la questione della direzione artistica, sentiti i soci fondatori, per pianificare la programmazione futura, dopo quella già predisposta per la prossima stagione 2019/2020 che sarà inaugurata giovedì 31 ottobre.

Commenta Pinto: «Con i numeri del bilancio 2018 approvato dai soci – il valore della produzione di 1.629.000 euro e un utile di 149.916 euro – e la trasformazione del Trianon Viviani in fondazione, archiviamo finalmente la complessa fase caratterizzata dalla difficile situazione economica-finanziaria di partenza quando si insediò il consiglio di amministrazione tre anni fa: il teatro aveva visto il fermo produttivo nei due anni e mezzo precedenti e si era anche trovato messo all’asta per quattro volte».

«Con il sostegno del presidente della Regione Vincenzo De Luca, – prosegue Pinto –,è stato fatto un impegnativo e appassionante lavoro di squadra, assieme ai consiglieri Michele Monetta e Francesco Somma, il collegio dei sindaci, presieduto da Michele Napolitano, e tutto il dinamico staff del teatro: un sentito ringraziamento a tutti e, in particolare, a Nino D’Angelo che ha saputo restituire questa sala centenaria alla sua città, facendone di nuovo una realtà viva e consolidata della scena teatrale e musicale».

Il ricco e articolato cartellone della stagione 2019/2020, curato da D’Angelo, si compone di quattordici spettacoli a prezzi popolari e dà grande rilievo alla musica, al teatro musicale e alla commedia, con la partecipazione di molti artisti beniamini del pubblico. A inaugurarlo Quelle del Festival… Le indimenticabili canzoni di Napoli, un nuovo concertone teatrale di Maurizio Palumbo dedicato alle più famose melodie lanciate dal Festival di Napoli tra il 1952 e il 1970. L’orchestra dal vivo è diretta da Peppino Fiscale. Chiuderà la stagione un’edizione particolare del fortunato spettacolo musicale Carosone, l’americano di Napoli, in occasione del centenario della nascita del grande cantante, compositore e pianista partenopeo: scritto da Federico Vacalebre, biografo del musicista, vede protagonista in scena Andrea Sannino, con gli arrangiamenti di Lorenzo Hengeller.

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