Ha adescato un 14enne attraverso Telegram e Whatsapp, inviandogli foto intime e tentando di ottenere dal ragazzino esibizioni pornografiche attraverso videochiamate e messaggi. La madre del ragazzino ha scoperto tutto e fatto scattare le indagini: un 30enne è stato arrestato con l’accusa di adescamento di minorenni, tentata pornografia minorile e detenzione di materiale pornografico.
L’attività investigativa è scaturita da una dettagliata denuncia della madre della vittima, che si è immediatamente rivolta ai Carabinieri dopo aver scoperto che il proprio figlio stava intrattenendo delle conversazioni in chat a sfondo sessuale con un adulto.
Le indagini, grazie a testimoni, perquisizione e sequestro di apparecchiature informatiche, nonché consulenze tecniche, hanno consentito di rinvenire, nello smartphone del 30enne, un ingente quantitativo di materiale pedo-pornografico (114 immagini e 136 video). (ANSA).