Tentano rapina a Frattamaggiore, gioielliere spara ed uccide bandito. Indagato per omicidio colposo, il procuratore: atto dovuto.

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L’iscrizione nel registro degli indagati del gioielliere che ieri sera, a Frattamaggiore, ha ucciso a colpi di pistola uno dei rapinatori che hanno preso d’assalto il suo negozio, “è un atto dovuto” e “qualsiasi valutazione in ordine all’iscrizione, che si deve fare per continuare accertamenti, verrà presa domani, dopo l’esamina delle valutazioni del sostituto procuratore che è andato sul posto”.

Lo ha detto all’ANSA il procuratore di Napoli Nord, Francesco Greco, parlando delle indagini sulla rapina sfociata in tragedia ieri nella città a nord del capoluogo partenopeo. “Dal punto di vista tecnico – ha spiegato Greco – se si procede con l’esame autoptico è necessario inviare un avviso al gioielliere perché è giusto che possa avere la possibilità di nominare un suo perito. Per inviare un avviso è però necessaria l’iscrizione nel registro degli indagati”. In merito al reato da ipotizzare, Greco ha detto che “si sta valutando l’esistenza della legittima difesa”.

É indagato per omicidio colposo il gioielliere che ieri sera ha ucciso con colpi di pistola uno dei tre rapinatori che hanno preso d’assalto il suo esercizio commerciale che si trova in corso Durante, a Frattamaggiore (Napoli). Il titolare dell’esercizio commerciale, che ha circa trent’anni, non era nel negozio ma a casa sua, che si trova sopra il negozio. Si è accorto della rapina ed è sceso in strada armato accompagnato da un’altra persona. Al momento la Procura di Napoli Nord non ha emesso una misura cautelare nei suoi confronti.

L’iscrizione nel registro degli indagati del gioielliere che ieri sera, a Frattamaggiore, ha ucciso a colpi di pistola uno dei rapinatori che hanno preso d’assalto il suo negozio, “è un atto dovuto” e “qualsiasi valutazione in ordine all’iscrizione, che si deve fare per continuare accertamenti, verrà presa domani, dopo l’esamina delle valutazioni del sostituto procuratore che è andato sul posto”. Lo ha detto all’ANSA il procuratore di Napoli Nord, Francesco Greco, parlando delle indagini sulla rapina sfociata in tragedia ieri nella città a nord del capoluogo partenopeo. Il procuratore ha sottolineato che, al momento, “nessun elemento fa ritenere che si sia trattato di omicidio volontario”. “Dal punto di vista tecnico – ha spiegato Greco – se si procede con l’esame autoptico è necessario inviare un avviso al gioielliere perché è giusto che possa avere la possibilità di nominare un suo perito. Per inviare un avviso è però necessaria l’iscrizione nel registro degli indagati”. In merito al reato da ipotizzare, Greco ha detto che “si sta valutando l’esistenza della legittima difesa. In Italia, – ha ricordato – deve essere dimostrata da colui che sostiene di essersi legittimamente difeso”.

Intanto prosegue la caccia all’uomo nel Napoletano, con posti di blocco e controlli sugli spostamenti di pregiudicati, alla ricerca degli altri due componenti del commando che ieri ha tentato la rapina finita tragicamente nel sangue. In tre, con un ‘palo’ ad attenderli poco distante, sono entrati in azione, scendendo da due scooter, per svaligiare la gioielleria Corcione di Frattamaggiore (Napoli) che si trova al corso Durante. Una strada sabato sera particolarmente affollata, con momenti di panico per le famiglie e soprattutto per i bambini presenti in strada, alcuni dei quali vestiti a festa per Carnevale. E proprio uno dei banditi indossava una maschera di Hulk. L’esatta ricostruzione della dinamica è in fase di completamento: secondo la Polizia che indaga, Raffaele Ottaiano, uno dei rapinatori, indossava una maschera di Hulk. Avrebbe prima preso in ostaggio uno dei clienti del negozio, poi lo scontro con il titolare.

Sarebbero tre  i rapinatori che, intorno alle 19,45 di sabato hanno tentato di rapinare la gioielleria Corcione di Frattamaggiore, in provincia di Napoli. Uno dei banditi – che indossavano maschere di carnevale – è stato ferito mortalmente a colpi di pistola dal titolare del negozio ed è morto mentre cercava di fuggire. Secondo quanto si è appreso i tre sarebbero arrivati davanti alla gioielleria in sella a due scooter. Uno è stato bloccato grazie all’intervento di un agente della Polizia, libero dal servizio. Il terzo, invece, sarebbe riuscito a scappare. A terra, nella gioielleria, i poliziotti hanno trovato una pistola a tamburo e una semiautomatica 9X21.

Si chiama Luigi Lauro, nato a Caserta, 28 anni fa, e residente a Crispano (Napoli), il rapinatore bloccato dall’ispettore della Polizia di Stato contro il quale il malvivente ha puntato la pistola calibro 9X21, con il colpo in canna, che aveva in mano. Ciononostante il poliziotto è riuscito a disarmarlo e ad arrestarlo. Lauro è risultato pregiudicato per reati contro il patrimonio, tra cui rapina e furto: quattro giorni fa ha ricevuto un ammonimento orale del questore. É stato proprio Lauro, durante l’interrogatorio in Commissariato, a rivelare l’identità del complice ucciso, che si chiamerebbe Raffaele Ottaiano. Quest’ultimo sarebbe entrato nella gioielleria con una maschera di carnevale in testa e in mano una pistola a tamburo. Il gioielliere ha reagito estraendo la sua arma, una pistola, e sparando. Il bandito colpito a morte è stramazzato al suolo a qualche decina di metri dalla gioielleria. In fuga il terzo complice, che è ricercato dalle forze dell’ordine. (ANSA)

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