La Procura di Torre Annunziata (Napoli) ha posto sequestro l’area interessata dal crollo della palazzina avvenuto ieri mattina e nel quale hanno perso la vita otto persone. Sul posto questa mattina era presente il pm titolare dell’inchiesta, Andreana Ambrosino. La Procura già ieri ha aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio plurimo. Non risultano al momento persone indagate.
“Fin dal primo momento, quando siamo giunti sul posto, alle 6:30 di ieri mattina, ci siamo resi conto immediatamente che lo scenario era estremamente complesso e complicato” dice Emanuele Franculli, comandante provinciale dei vigili del fuoco, spiegando le operazioni di intervento sul luogo del crollo dell’edificio a Torre Annunziata.
“L’ unica via di accesso era ed è un ponticello delle Ferrovie dello Stato estremamente stretto – aggiunge Franculli – Mentre si cominciava a lavorare a mani nude, abbiamo dovuto allargare la via di accesso per poter arrivare sul posto con un piccolo mezzo meccanico di movimento terra. Dopodiché il lavoro è stato ancora più complicato perché le macerie si presentavano compatte. Quindi, quando abbiamo trovato i primi corpi, sono apparsi completamente avvolti dalle macerie”. I corpi, fa sapere il comandante, “erano intrappolati nelle macerie che si erano depositate per una altezza di circa tre metri sul solaio del secondo piano”.
“Abbiamo un patrimonio immobiliare completamente fatiscente, e non è questo l’ unico caso. Per evitare di piangere per altre tragedie, sarebbe il caso di fare prevenzione”. Così don Ciro Cozzolino, sacerdote nella parrocchia della SS. Trinità, in via Gino Alfani a Torre Annunziata (Napoli), commentando il crollo della palazzina nel quale sono morte 8 persone. Fa sapere don Ciro: “Non escludo la possibilità di costituire una commissione parrocchiale o cittadina che sia di sostegno alla attività dell’ufficio tecnico comunale perché, forse, questa tragedia si poteva evitare”.
Ieri sera il sacerdote, insieme con un folto gruppo di giovani, ha organizzato un momento di preghiera in parrocchia e successivamente vicino ai parchi condominiali, nei pressi del luogo in cui si è verificato la tragedia. Ha ancora negli occhi le immagini delle vittime.
Il sacerdote fa sapere che è in contatto con il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli. (ANSA)