Tratto da una storia vera, “Vincenzo” è il film no profit scritto, diretto e interpretato da Antonio D’Avino.

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Un ragazzo sospeso tra il male di una vita vuota, senza prospettive e il bene di un riscatto che arriva dalla cultura e dall’arte. È la storia di “Vincenzo”, mediometraggio tratto da fatti realmente accaduti, scritto da Antonio d’Avino in arte Marco J.M, che sarà presentato giovedì, 20 settembre, alle ore 19.30 al teatro Summarte (via Roma, 15 – Somma Vesuviana, NA).

Nella pellicola, realizzata senza scopo di lucro e interamente autofinanziata da “Juna e Marco Arte” e prodotta da “OXEIA – L’isola dell’arte”, è forte il tema del recupero giovanile e della violenza sulle donne. “Vincenzo” rappresenta l’esordio alla scrittura e alla regia dell’attore Antonio d’Avino, che, con lo pseudonimo di Marco J.M., ha preso parte in qualità di interprete a diversi film, cortometraggi e produzioni teatrali.

Il film è ambientato in un piccolo centro, nel ventre profondo e oscuro dell’hinterland partenopeo.  Vincenzo è un ragazzo coinvolto in frequentazioni sbagliate, con alle spalle un ambiente familiare difficile. Si trova, così, a diventare “protagonista” di un fatto di cronaca che rischia di segnare definitivamente la sua già precaria esistenza. Importantissimi nello sviluppo del racconto saranno sia l’intervento di un operatore sociale che l’incontro con l’arte e la letteratura. Queste, infatti, le chiavi che offriranno una nuova chance di salvezza al giovane.

Dalla realizzazione di questo film è nato anche un sito (http://www.vincenzothemovie.com/), con backstage e curiosità sul cast e la produzione.

La storia è dedicata, soprattutto, a chi opera nel sociale e crede ancora che l’essere umano ha fondamenta sane, ‘umane’ appunto – ha spiegato l’autore – ma è dedicata anche, con intenti diversi, agli scettici e a quanti ritengono la devianza qualcosa di innato, quasi genetico in taluni sfortunati, dove l’unica risposta è la punizione e la rimozione dal tessuto sociale perché nessun recupero è possibile. Mi piace pensare di poter contribuire, in qualche misura, a modificare questo punto di vista. È dovere di ogni essere umano offrire una chance a chi non ne ha mai avuta una”.

L’evento di giovedì 20 settembre partirà con un cocktail di benvenuto, la proiezione della durata di 45 minuti avrà luogo a partire dalle 20, al termine della quale ci sarà un dibattito sul tema del recupero giovanile e la violenza sulle donne. Al tavolo dei relatori oltre al regista, autore e anche interprete Marco e l’aiuto regia Juna, discorreranno dell’argomento: la Presidente di Telefono Rosa di Napoli, la dott.ssa Laura Russo; l’attore e regista Gianni Sallustro, dell’Accademia Vesuviana del Teatro e del Cinema; la Presidente dell’associazione culturale CriminAlt, la dott.ssa Mariarosaria Alfieri. 

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