“Oggi è un giorno triste e il dolore è indescrivibile, non solo qui a Trieste, ma nell’animo e nel cuore di tutti i Poliziotti italiani. Un dolore profondo e sordo, che si associa alla preoccupazione per i tanti colleghi che ancora, ogni singolo giorno, sfiorano la morte in ogni angolo d’Italia. E allora mentre eravamo trasportati dal fiume di commozione che ha inondato e travolto tutti ai funerali di Matteo e Pierluigi, il pensiero è stato questo: che da questo dolore, dal sacrificio umano dei nostri fratelli, possa nascere una risposta concreta, fatti, che consentano di neutralizzare tanti futuri drammi evitabili. Drammi che attendono nell’ombra, e che arriveranno inesorabili se non si metterà mano seriamente e concretamente a un assetto che, nel suo complesso, non ci da alcuna garanzia di tutela. Se non avremo presto regole di ingaggio e protocolli operativi seri, se non avremo mezzi, strumenti, addestramenti e dotazioni all’altezza, se non potremo contare su leggi chiare e severe e su una risposta dell’ordinamento che renda certa la pena e che difenda davvero le vittime, allora potremo solo continuare a piangere i nostri fratelli che continueranno, imperterriti, a rendere onore alla loro divisa. Per ribadire tutto questo si manifesterà, ancora una volta, martedì prossimo a Roma, nella speranza che il nostro grido sia ascoltato da una politica fin qui troppo deludente”.
Lo afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale della Federazione Fsp Polizia di Stato, a Trieste per i funerali solenni di Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, ribadendo le ragioni della manifestazione indetta per martedì 22 ottobre in piazza Montecitorio, a Roma, a partire dalle ore 11.