La Corte di Appello di Napoli ha riconosciuto le attenuanti generiche e ha ridotto le pene inflitte in primo grado a due giovani casertani, Riccardo Capece e Francesco Franchini, ritenuti colpevoli di avere stuprato una turista statunitense di 25 anni nel luglio del 2015, in una discoteca di Sorrento (Napoli).
Franchini, assistito dall’avvocato Romeo Vignola, rispondeva di violenza sessuale e di violenza sessuale di gruppo in concorso: i giudici di secondo grado gli hanno ridotto la pena a due anni e nove mesi di carcere (in primo grado gli vennero inflitti 4 anni e 4 mesi). La pena di Capece, invece, che rispondeva solo di violenza sessuale, è scesa da tre anni e quattro mesi a due anni.
In primo grado Capece ebbe una riduzione pena grazie al risarcimento del danno alla vittima. Entrambi vennero giudicati con il rito abbreviato dal Tribunale di Torre Annunziata (Napoli). Tutti e due hanno sempre negato le violenze e sostenuto che i rapporti sessuali avvennero ma con il consenso della ragazza che si trovava in Italia in vacanza.
Riccardo Capece, di Caserta, e Francesco Franchini, di San Nicola La Strada (Caserta), ex calciatore di serie D, all’epoca dei fatti avevano rispettivamente 20 e 22 anni. Secondo quanto emerso dalle indagini Franchini violentò la ragazza prima da solo e poi una seconda volta con l’amico. Furono individuati grazie ai sistemi di sorveglianza del locale e da un particolare tatuaggio che uno dei due aveva sul braccio. (ANSA).