Ha preso il via da Massa Lubrense la quarta edizione di “Un Mare per esplorare”, progetto a cura dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella.
L’iniziativa e’ rivolta ai bambini che potranno conoscere il Parco e scoprire la ricca biodiversita’ presente nelle sue acque.
Quest’anno sara’ dato grande spazio al tema della pesca e della convivenza tra uomo e natura.
Ieri c’e’ stato gia’ un primo incontro con i pescatori di Marina di Puolo che hanno mostrato ai bambini il modo in cui si costruiscono le reti e i tipi di attrezzi da pesca più comuni. La seconda parte del progetto prevede lo studio di altri tipi di pesca: strascico, circuizione, pesca al tonno, per dare un’informazione completa sulle differenze tra pesca artiginale e industriale.
Si parlarà anche di overfishing (sovrappesca), bycatch (pesca di organismi che non sono obiettivo della battuta di pesca) e del problema degli attrezzi da pesca abbandonati (reti fantasma) che continuano a catturare organismi marini.
“Spiegare ai bambini la pesca, i meccanismi e l’impatto che ha sulla natura e’ molto importante- sottolinea il Presidente del Parco Marino di Punta Campanella, Michele Giustiniani- Soprattutto in una zona come Punta Campanella che ospita una comunità storicamente legata alla pesca e un flusso turistico di grandi proporzioni.
Parlare di pesca significa affrontare il tema della pesca artigianale – consentita nell’AMP – che è selettiva e non ha azione distruttiva sui fondali del parco. L’obiettivo e’ informare e sensibilizzare i piu’ piccoli che rappresentano il futuro di questo mare”.
Il progetto, che vede la collaborazione della Pro Loco e dell’Ufficio Locamare di Massa Lubrense, prevede 8 incontri ludico-didattici (1 a settimana) comprese escursioni nelle baie protette di Punta Campanella e della Gaiola.
Le attività proposte seguono la filosofia americana di “sharing nature with children”, che prevedono attività dinamiche per affrontare e conoscere le tematiche della tutela della natura con partecipazione e coinvolgimento.
Le attivita’ sono curate dai volontari internazionali del project Mare e dal Centro di Educazione ambientale del Parco Marino.