Un tuffo nel verde del Parco Nazionale del Vesuvio, tra boschi e lave vulcaniche fino alla famosa casa della strega Amelia: è quanto propone domenica 7 ottobre l’associazione culturale Vesuvio Natura da Esplorare, nata dall’impegno di esperti naturalisti, biologi, geologi e comunicatori, guide del Parco, laureati e tecnici in diversi settori di competenza, con la volontà di promuovere la conoscenza, l’amore ed il rispetto per la natura attraverso attività multidisciplinari. Un’escursione nel cuore del Parco, la Riserva Tirone Alto Vesuvio, attraverso le lave del 1847, 1886, 1867 e piccoli lembi delle bocche vulcaniche del 1794 le cui lave distrussero parte della città di Torre del Greco.
“Partiremo dal tracciato basso del sentiero, inoltrandoci subito nei boschi del Colle Umberto. Il paesaggio invecchierà nella bruna lecceta mentre attraverseremo il 1858 e poi ringiovanirà improvvisamente quando toccheremo le lave del 1944”, spiegano i promotori. “Un viaggio nella storia geologica del Vesuvio e di come la natura abbia fatto da protagonista della sua evoluzione”.
I partecipanti avranno occasione di conoscere specie vegetali e animali, tracce della ricca geologia vesuviana, lungo l’itinerario prima di raggiungere la casa della strega Amelia, la famosa fattucchiera vesuviana e rivale storica di zio Paperone. “Lungo il sentiero per raggiungere la sua casa racconteremo la sua storia e come questa sia poi diventata una delle favole per bambini più famose al mondo”.
Altro appuntamento, domenica 14 ottobre con Cratere full tour: la squadra di Vesuvio Natura da Esplorare condurrà i partecipanti sul percorso che permette di circumnavigare tutto l’edificio vulcanico del Vesuvio raggiungendo il bordo craterico a quota 1.175 metri slm.
Una volta giunti sul sentiero che si snoda in una serie di tornanti panoramici, sarà possibile ammirare l’antico edifico vulcanico del Monte Somma e osservare dall’alto la Valle del Gigante, ricca di formazioni geologiche spettacolari, vegetazione autoctona e boschi antichi e nuovi.
Durante l’ascesa al Cratere saranno illustrate le caratteristiche geologiche, naturalistiche e storiche del Somma-Vesuvio, e le specie vegetali ed animali autoctone. In località Capannuccia ci si ferma per una breve sosta dove sarà possibile assaggiare, per chi lo desideri, un bicchiere di Lacryma Chirsti. Poi si prosegue in discesa, sul versante est lungo un percorso che va verso i detriti piroclastici fino a quota 1.100.
“Il panorama che si ammira è di rara bellezza, si affaccia sull’agro nocerino – sarnese e su Pompei e permette di circumnavigare completamente l’intero edificio vulcanico del Vesuvio”. (ANSA).