Sabato 9 marzo un nuovo appuntamento con Vesuvius 79 d.C., lo spettacolo con la ricostruzione in 3d e reading per rivivere la drammatica eruzione che seppellì Pompei ed Ercolano, ospitato in una location d’eccezione: la Reggia di Quisisana a Castellammare di Stabia. Un’iniziativa di OPENart>Campania, realizzata dalla Scabec/Regione Campania in co-produzione con il MAV (Museo Archeologico Virtuale di Ercolano) e in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei (MIBAC), il Comune di Castellammare di Stabia e il Parco regionale Monti Lattari.
Costruita nel XIII secolo dagli Angioini, la Reggia di Quisisana divenne presto famosa tra i regnanti per il clima salubre e per lo straordinario panorama sul golfo di Napoli. Si narra che il suo nome viene proprio dall’espressione “Qui si sana” dopo che Carlo D’Angiò qui guarì da una brutta malattia. La Reggia di Quisisana raggiunse il suo splendore in età borbonica con il rifacimento del parco che fu rammodernato all’inglese con grandi viali, scale, fontane e giochi d’acqua che sfruttavano scenograficamente sia la ricca vegetazione delle pendici del Faito che le sorgenti. Era qui che i sovrani trascorrevano le vacanze tra la caccia e il mare.
A partire dalle 19,30 sarà possibile scoprire le bellezze del Palazzo reale di Castellammare e dei suoi reperti storici con la visita guidata a gruppi, di una durata di circa 20 minuti. A seguire, alle 20,30 inizierà “VESUVIUS – 79 d.C., l’eruzione raccontata da Plinio”, ricostruzioni digitali e letture dell’archeologo Gianmatteo Matullo delle celebri lettere di Plinio il Giovane a Tacito. Uno spettacolo che trasporterà gli spettatori in una atmosfera emozionante, con suoni e immagini di quel tragico evento del 79 d. C.
L’evento è gratuito, fino ad esaurimento posti. La prenotazione è obbligatoria via Whatsapp al numero 3511197798 o attraverso la piattaforma di prenotazione online “Eventbrite”. L’iniziativa fa parte di OPENart>Campania, il programma contenitore della Scabec, promosso dalla Regione Campania, che ospita eventi e manifestazioni, dai concerti al teatro, dalle visite guidate alle degustazioni, in musei e luoghi culturali campani. L’intento è quello di valorizzare i siti minori o di far emergere artisti giovani utilizzando sedi prestigiose che facciano da richiamo e da scenografia.