Il Tribunale di Napoli ha inasprito la misura cautelare degli arresti domiciliari emessa lo scorso 6 agosto nei confronti del dipendente di un centro di fisiokinesiterapia del capoluogo partenopeo accusato di violenza sessuale su due pazienti minorenni e di pornografia minorile.
Lo scorso 17 ottobre gli agenti della Squadra Mobile lo hanno prelevato dalla sua abitazione e condotto in carcere.
Gli accertamenti della Polizia Postale sui dispositivi in uso all’uomo, in particolare sul suo cellulare, hanno consentito di scoprire i siti web che il terapista cercava con Google, molti dei quali rimandavano a immagini pedopornografiche.
È stata anche individuata un’applicazione che l’indagato usava per nascondere e custodire file con immagini compromettenti, visibili solo attraverso dopo la decriptazione con password.
Il terapista venne arrestato dalla Squadra Mobile lo scorso 3 agosto, al termine di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica. (ANSA).