Si inaugura venerdì 13 Gennaio alle ore 18.30 la mostra di Vittorio Miranda presso Le Scuderie di Villa Favorita con testi a catalogo di Giovanni Cardone, Gabriele Finaldi , Domenico Rea , Vittorio Sgarbi. La mostra la si potrà visitare fino al 31 gennaio 2017. Come scrive Giovanni Cardone : “ Nell’incontro che ho avuto presso lo studio dell’Artista Vittorio Miranda sono riuscito ha capire l’importanza del corpo e del suo percorso, del suo linguaggio in un secolo dove il corpo doveva essere abbandonato, invece Vittorio Miranda da abile artista ci ha narrato la sua bellezza e la sua melanconia .
Il corpo e il mondo che lo ospita, le cose e il corpo che le contiene, dipinti; raro oggi non riconoscere, pur tra le pieghe di uno studio d’autore, le impronta troppo forti di percorsi novecenteschi già tracciati e spesso risolti. C’era un tempo nel quale il corpo dipinto restituiva al suo creatore la misura di un rapporto tra il sé, l’altro da sé e la storia di un’arte tutta in divenire. Oggi, la figura ri-creata sembra impotente a rappresentare altro rispetto all’annoiato e decaduto epigono di racconti finiti, o a mutuare forme proprie a linguaggi propri di arti visive contemporanee. Da questo punto di vista, Vittorio Miranda è un unicum, un punto esclamativo lanciato nello stagno dell’apatia nella quale pare immersa l’arte figurativa dipinta. I suoi lavori costituiscono illuminanti chiavi di lettura contemporanee di un soggetto universale nell’arte, perché connaturato all’esistenza, affrontato con una tecnica altrettanto trasversale alla storia. Proviamo a comprenderne le ragioni. La sua formazione si materializza in una misurata consapevolezza del fare, sin dai primi lavori pubblicati, i riferimenti culturali assumono il peso di basi in commistione tra loro sopra le quali appoggiare le proprie visioni, non sono mai schemi interpretativi preconfezionati. Il segno è materico, la materia è disegnata. e forma e contenuto raggiungono a partire dagli esordi un equilibrio compiuto. E’ allora che la ricerca di Vittorio Miranda inizia a sostanziarsi di elementi che permangono sino ad oggi, seppure in evoluzione. Il corpo?: è fatto della stessa materia vitale di cui si compone l’universo. Come dice lo stesso Miranda in uno dei nostri incontri : “ Il progetto Siria” esprime la dialettica Natura-Sistema con intimismo dualistico di tipo astratto-figurativo. Tale progetto promuove l’autocoscienza come estremo valore etico della conoscenza. “Mi affezionai a questa bambina, che io conoscevo, perché era straordinariamente bella, l’immagine stessa della bellezza. Nella mia pittura la bellezza della Natura ha il volto di Siria. Con la morte di Siria, quella bellezza è stata distrutta da un sistema stupido e insensibile. In quel momento ho capito che Siria poteva rappresentare la natura che ogni giorno viene aggredita dal sistema che colpisce con le sue armi peggiori: l’ignoranza, la stupidità, la suggestione, l’arroganza, la violenza, l’imposizione. L’essere umano assume la funzione di natura quando è vittima, di sistema quando è causa del male altrui. In ogni caso la natura è sempre la parte che soffre”.
Biografia di Vittorio Miranda
Vittorio Miranda è nato a Scafati nel 1942. È il penultimo di sette figli, sin da ragazzino ha la passione per il disegno. Dopo le Scuole Medie Statali si scrive al Liceo Artistico di Napoli, dove ha avuto tra gli altri insegnanti il Prof. Goffredo Godi. Si diploma nel 1964. All’età di 15 anni fa un viaggio a Roma: ha la possibilità di vedere da vicino la Sistina di Michelangelo e i musei Vaticani, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna, rimanendo profondamente affascinato dai pittori italiani dell’800. Tra gli altri Fattori, Lega, Segantini, i napoletani Morelli e Mancini ed in particolar modo il pittore abruzzese Michetti. Nel 1966 si scrive all’Accademia di Belle Arti di Napoli, al Corso di Pittura, diretto dal Pittore Armando De Stefano. L’incontro con il Maestro De Stefano è stato determinante soprattutto nella fase iniziale della sua ricerca artistica. Dopo sei mesi lascia l’Accademia per iniziare a insegnare Educazione Artistica nelle Scuole Medie Statali. Questo è anche l’anno in cui Vittorio Miranda sposa Teresa Malafronte, che diventerà la sua Musa ispiratrice. Nel 1967 / 68 si trasferisce a Celle di Bulgaria nel Cilento, dove fitta una grande casa che adibirà a laboratorio per la sua pittura. Risalgono a questo periodo le copie / studi realizzate dai maestri del passato come Raffaello, Caravaggio e Rembrandt. Agli inizi degli anni settanta ritorna a Scafati, inizia la ricerca della pittura realista impegnata politicamente, sentendosi molto vicino al pittore comunista Renato Guttuso, che da quel momento diventerà il suo artista di riferimento. In città riprende i contatti con l’amico pittore Antonio Davide, esponente dell’avanguardia artistica campana e nazionale. Con Davide intrattiene un confronto vivace e continuo sulle tematiche che in quel momento attraversavano le ricerche del mondo dell’arte. Nel 1971 apre il Centro Sud Arte, diretto dal Prof. Davide Morlicchio. Al Centro Sud Arte, Vittorio Miranda ha l’occasione di vedere tra le altre esposizioni le mostre degli artisti dell’avanguardia napoletana come Renato Barisani, Domenico Spinosa, Mario Persico, Carmine Di Ruggiero, Luca Castellano, Enrico Bugli, Bruno Donzelli, Rosaria Matarese, Giuseppe Maraniello. Miranda negli anni settanta, in modo polemico, si isola dal mondo della ricerca delle arti di avanguardia, non condividendo in larga parte i linguaggi da esso usati. Iniziano i suoi studi di approfondimento sul pensiero filosofico ed estetico. Legge Marangoni e studia i filosofi Adorno e Marcuse, inizia una rilettura del tutto personale delle esperienze pittoriche degli impressionisti e degli espressionisti francesi, la pittura realista dei pittori italiani del Novecento. Nel 1974 tiene la prima mostra personale presso la Galleria La Sfinge e nelle Terme della Città di Pompei, nel 1977 partecipa al Premio Sassoferrato a Sassoferrato, nel 1980 tiene una mostra personale alla Galleria La Scogliera di Vico Equense, partecipa alla mostra collettiva Linguaggi Altrui ad Angri e a Laviano. Tra gli anni settanta e ottanta la ricerca di Miranda è caratterizzata dal confronto serrato tra figurazione e astrazione. Anche se in apparenza negli anni‘90 il linguaggio dell’artista, sembra privilegiare il versante dell’astrazione, soprattutto per l’ispessirsi della materia pittorica stesa con una vigorosa gestualità, nonché la tecnica della cancellazione e della sovrapposizione cromatiche, da questo rapporto dialettico tra reale e astratto, ne scaturisce un ulteriore approfondimento del racconto figurativo che viene arricchito con nuove soluzioni espressive. Nel 1984 inaugura una mostra personale alla Galleria “Arte Globo” di Nola, presentata da Luigi Compagnone, Gino Grassi e Domenico Rea. Nel 1988 partecipa al “Premio Italia per le arti visive” a Firenze. Nel 1993 Vittorio Miranda da inizio al “Progetto Siria” dedicato alla tragica morte della piccola bambina Siria, di cui rimane profondamente addolorato. Nello stesso anno presenta nella mostra personale all’Aurora Art Gallery di Scafati la nuova ricerca intrapresa in omaggio a Siria. Nel 1995 espone negli spazi delle Sale bianche della Reggia di Caserta, nel 1996 tiene una mostra personale alla Galleria Modigliani di Milano, partecipa al “Premio Arte ‘96”, promosso dalla rivista “Arte”, Mondadori, Milano, negli anni 1995,1996,1997,1998 partecipa al Premio Italia a Firenze. Nel 1997 tiene una mostra antologica presso la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Scafati, presentata da Vitagliano Corbi e Gino Grassi. Nel 1999 inaugura una grande mostra personale nella Scuola Media Statale – Martiri d’Ungheria a Scafati presentata da Vittorio Sgarbi. Nel 2000 Vince il I premio alla X Edizione del Premio Udine, nel 2001 inaugura due mostre personali nelle sedi della Miniaci Art Gallery di Venezia e Milano, nel 2002 espone alla Galleria il Centauro e all’Expo Arte a Bari, tiene una mostra personale a Trani presso la Galleria Cavaliera, partecipa inoltre all’Arte Fiera di Forlì. Nel 2003 tiene la mostra personale alla Miniaci Art Gallery di Venezia, partecipa al “Premio Arte Mondadori”, Milano, vince il “Premio Italia” promosso dalla rivista Eco d’Arte Moderna a Firenze. Nel 2005 viene pubblicata dalle Edizioni Franco Barbato / Selezione Arte, la monografia Vittorio Miranda, con un’introduzione di Vittorio Sgarbi, che presenterà in occasione della mostra personale alla Miniaci Art Gallery di Milano. Dal 7 dicembre 2012 al 7 gennaio del 2013 inaugura la mostra “Vittorio Miranda. Sul fronte della figura umana. Antologia 2001 / 2012”, nella Sala Carlo V del Museo Civico di Castelnuovo “Maschio Angioino” di Napoli.
Negli ultimi anni nel ricercato isolamento creativo, Miranda, continua la sua ricerca sul corpo umano che rimane un elemento centrale della sua poetica, instaurando un confronto serrato con i protagonisti della storia della pittura, scavalcando in modo temporale gli stili e i linguaggi, cercando di dialogare con i pittori come El Greco, Goya, Van Gogh, Schiele, Soutine, Modigliani, Balthus, Guttuso, De Kooning, Fausto Pirandello, Lucien Freud, Baselitz.