Vittorio Pisani è il nuovo capo della Polizia di Stato. Prende il posto di Lamberto Giannini, nominato prefetto di Roma. E’ quanto è stato deciso dal Consiglio dei ministri oggi a Palazzo Chigi.
“Complimenti e auguri di buon lavoro al prefetto Lamberto Giannini per la nomina a prefetto di Roma e al prefetto Vittorio Pisani per quella a capo della Polizia – direttore generale della pubblica sicurezza. Sono convinto che, grazie alla loro professionalità ed esperienza, sapranno svolgere al meglio i nuovi prestigiosi incarichi al servizio delle Istituzioni e dei nostri cittadini”, ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, al termine del Cdm.
”Sono certo, conoscendo le straordinarie qualità” di Vittorio Pisani e Lamberto Giannini, che ”la loro nomina contribuirà a rafforzare l’azione dello Stato sul versante della tutela dei diritti e della legalità”, ha detto Piantedosi. “Sarò al loro fianco nel lavoro impegnativo a cui sono chiamati in questo delicato frangente, e rivolgerò particolare attenzione alle sfide che attendono la Capitale dove io stesso, dopo la mia esperienza di capo di gabinetto del Viminale, ho svolto le funzioni di prefetto prima di assumere l’attuale l’incarico”.
Catanzarese, 56 anni, Pisani a febbraio scorso era stato nominato prefetto e collocato fuori ruolo alla presidenza del Consiglio. Nel 2021 l’allora premier Mario Draghi e il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, gli avevano già affidato la vice direzione dell’Aisi. Dal 1999 al 2004 ha ricoperto l’incarico di funzionario coordinatore di indagini in materia di criminalità organizzata e di ricerca latitanti al Servizio Centrale Operativo della Polizia.
Sempre in prima linea nella lotta al crimine, dal 1990 al 1999, Pisani è funzionario responsabile di diverse sezioni investigative della Squadra Mobile di Napoli. Nel 1998 viene promosso per merito straordinario al grado di vice questore aggiunto per un’importante operazione di polizia giudiziaria nel contrasto alla camorra: la cattura dei capi latitanti della nota Alleanza di Secondigliano. Nel 2004 diventa capo della Squadra mobile di Napoli e diviene celebre per l’arresto dei boss superlatitanti dei Casalesi Antonio Iovine e Michele Zagaria. Una storia raccontata persino in una fiction Rai dal titolo ‘Sotto copertura’. In quegli anni il superpoliziotto finisce però sotto inchiesta per favoreggiamento e rivelazione di segreto d’ufficio, a causa delle dichiarazioni calunniose di un collaboratore di giustizia ed ex boss, Salvatore Lo Russo, che lo accusa di aver favorito imprenditori impegnati in attività di riciclaggio in alcuni ristoranti. Una vicenda che Pisani affronta a testa alta e senza cedimenti fino alla fine del lungo calvario giudiziario: saranno le sentenze, che lo scagioneranno da tutte le accuse, a scrivere la parola fine sul caso.