Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari che, nelle scorse settimane, aveva promosso un flash mob per denunciare ancora una volta lo stato d’incuria e d’abbandono nel quale versa il parco della villa Floridiana al Vomero, manifestazione che aveva raccolto centinaia di adesioni anche sui social ma poi rinviata a ragione dell’allerta meteo di colore arancione, scende ancora una volta in campo, annunciando che, annunciato la nuova data del flash mob di protesta, che si terra sabato 4 gennaio, alle ore 12:00, dinanzi ai cancelli di via Cimarosa, anche a seguito degli ultimi eventi, che in questi giorni hanno comportato la chiusura del parco e del museo “per la caduta di alberi di grosso fusto sul prato centrale e nei viali principali fino al ripristino dello stato dei luoghi”, come si legge sul sito internet del polo museale della Campania.
” Stamani – sottolinea Capodanno -, nel giorno festivo di santo Stefano, in una bella giornata di sole, con migliaia di persone per strada e tanti turisti arrivati al Vomero per ammirare una delle maggiori collezioni italiane di arti decorative le stupende conservate nel museo della ceramica Duca di Martina, posto all’interno del parco borbonico, la sgradita sorpresa di trovare i cancelli dell’ingresso alla villa in via Cimarosa sbarrati, senza che sugli stessi si trovasse alcuna informazione circa i motivi dell’improvvisa chiusura dal momento che, peraltro, nel calendario per gli orari dei musei nella festività natalizie , diramato dal polo museale della Campania risultava che nella giornata odierna il parco sarebbe rimasto aperto dalle 9:30 alle 16:30 e il museo dalle 9:30 alle 17:00 con ultimo ingresso alle 16:15 “.
” La meraviglia ma anche la rabbia delle tante persone presenti fuori dai cancelli, alal ricerca d’informazioni, sull’inaspettata chiusura, è aumentata quando all’improvviso nel vialetto d’accesso in via Cimarosa è arrivata un’autovettura privata con diverse persone a bordo – sottolinea Capodanno -. Un signore è sceso dall’auto, ha infilato una chiave nella toppa della serratura, aprendo le due ante del cancello in modo da consentire che la vettura, insieme ai suoi occupanti, potesse inoltrarsi lungo il viale principale “.
” Ma se, come si sostiene, l’accesso è vietato per il pericolo della caduta degli alberi anche lungo i viali principali, perché si consente a persone che evidentemente abitano negli immobili presenti nel parco, di poter tranquillamente transitare lungo gli stessi viali anche con le proprie autovetture che possono entrare e uscire a qualsivoglia ora, visto che sono in possesso delle chiavi del cancello d’ingresso – domanda Capodanno -? E principalmente, chi sono queste persone che occupano le unità immobiliari poste all’interno del parco, usufruendo anche del parcheggio per la propria autovettura, visto che notoriamente il parco non ha nessun dipendente, né per la guardiania né per la sorveglianza né tantomeno per la manutenzione? Sono inquilini? Pagano un canone d’affitto? Con quali procedure è avvenuta l’assegnazione degli immobili di proprietà dello Stato, destinati ad abitazione? “.
” E, tornando alle vicende legate alla chiusura della villa vomerese, in che tempi verranno stanziati, appaltati e realizzati i lavori per la sistemazione del parco, per i quali fin dal mese di marzo di quest’anno, quindi nove mesi fa, fu annunciato, attraverso i mass media, lo stazionamento di ben due milioni di euro, senza che a tutt’oggi risulti che siano state almeno avviate le procedure operative per la gara d’appalto – continua Capodanno -? E in base al cronoprogramma di massima dei lavori, quando è prevista la riapertura al pubblico di tutte le aree del parco, comprese quelle che da anni sono interdette per il pericolo della caduta di alberi ma anche per lo stato di degrado di viali e aiuole, oltre che per la totale mancanza di personale? “.
Domande che Capodanno, rivolge sia al Ministro peri beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, sia al direttore del Polo museale della Campania, dott.ssa Anna Imponente, auspicando che finalmente ci siano risposte chiare e definitive e che si non continui l’assordante silenzio, o, peggio ancora, con la politica degli annunci, poi smentiti dai fatti, che ha caratterizzato sinora le vicende dell’unico parco a verde pubblico a disposizione dei circa 50mila residenti del quartiere Vomero.