Vomero, maxirissa tra giovanissimi

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La città di Napoli è stata recentemente teatro di un nuovo episodio di malamovida. Questo termine si riferisce a comportamenti violenti e disordini che spesso si verificano nelle aree di ritrovo giovanile nelle ore notturne, soprattutto nei fine settimana.

L’ultimo avvenimento è accaduto sabato sera nel piazzale della certosa di San Martino, una delle attrazioni storiche situate nel quartiere Vomero. Durante la serata, una grande rissa è scoppiata tra alcuni giovani frequentatori della zona. Le cause che hanno innescato questa violenta rissa rimangono ancora sconosciute. Tuttavia, nel video che documenta l’incidente, è possibile osservare una scena di caos generalizzato. I tanti ragazzi presenti nel piazzale sono stati visti fuggire in preda alla paura.

Ad un certo punto del video, si sente distintamente la voce di un giovane che grida “le pistole, le pistole”, il che indica che la situazione potrebbe aver assunto contorni ancora più pericolosi e preoccupanti. Questo video è stato diffuso da Nelide Milano, rappresentante del comitato Rete per la sicurezza. Questo gruppo si impegna per garantire la sicurezza pubblica e raccoglie segnalazioni su episodi di criminalità e violenza.

La diffusione del video sui social media ha rapidamente attirato l’attenzione, diventando virale in pochissimo tempo. La circolazione di queste immagini ha suscitato un intenso dibattito sulla sicurezza nelle aree di aggregazione giovanile e sui problemi legati alla malamovida. Purtroppo, non è la prima volta che il quartiere collinare del Vomero diventa lo scenario di episodi simili.

Il Vomero è noto per essere una zona di ritrovo molto vivace, soprattutto durante i weekend, ma negli ultimi tempi è diventato anche famigerato per i frequenti episodi di violenza e disordini che vi si verificano. La comunità locale e le autorità sono sempre più preoccupate per l’aumento di tali fenomeni, che minano la tranquillità e la sicurezza della zona. La questione solleva interrogativi urgenti su quali misure possano essere adottate per prevenire futuri incidenti e garantire una sicurezza maggiore per i residenti e i visitatori.

” Dopo l’episodio di sabato sera, con la rissa scoppiata nel piazzale che ha coinvolto un gruppo di ragazzini, torna ancora una volta alla ribalta delle cronache lo stato di degrado e di abbandono nel quale versa uno dei luoghi storici di Napoli, l’area di San Martino, a ragione dei problemi causati dalla presenza serale e notturna di bande di giovinastri, specialmente nei fine settimana, che arrivano per festeggiare ogni tipo di ricorrenza, riducendo peraltro il piazzale a un vero e proprio letamaio “. E’ quanto dichiara Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, in relazione al grave episodio registratosi ieri sera quando il piazzale si è ancora una volta trasformato in una sorta di ring, con una banda di giovinastri che si sono affrontanti con pugni e calci.

“Il problema è datato – sottolinea Capodanno – ! Tempo addietro fu anche lanciata la provocazione, per stimolare gli enti preposti alla soluzione del problema di ordine e di sicurezza pubblica dell’area interessata, di chiudere il piazzale con dei cancelli per tutelare l’area da episodi di vandalismo “.

“Nell’occasione – ricorda Capodanno – mi tornarono alla mente le immagini, di alcuni anni prima, del piazzale sequestrato e recintato con delle vasche in cemento per evitare la presenza dei parcheggiatori abusivi, problema poi risolto definitivamente con la sopraelevazione di buona parte del piazzale, in modo da non consentire la sosta delle autovetture “.

“Purtroppo – puntualizza Capodanno – le questioni dell’ordine e della sicurezza pubblica in una delle più belle zone di Napoli, con beni artistici e storici di primaria importanza, si pongono da tempo, già da quando negli anni ’80 ero consigliere e poi presidente della Circoscrizione del Vomero “.

“Già allora . continua Capodanno – proponemmo di realizzare un posto fisso di polizia in uno dei locali abbandonati, di proprietà della Regione Campania, un tempo adibiti a negozi degli storici “corallari”, solo alcuni dei quali sopravvissuti al degrado e all’abbandono che da tempo caratterizza l’intera zona, la qual cosa servirebbe anche a tutelare da episodi delinquenziali i turisti che si arrampicano fino a San Martino per ammirarne le bellezze artistiche e paesaggistiche “.

Con l’occasione Capodanno ripropone anche una domanda che da molto tempo attende una risposta. Che fine ha fatto il progetto della cosiddetta città obliqua? Attraverso i quattro percorsi pedonali, della Pedamentina, di salita Cacciottoli, del Petraio e di Calata S. Francesco, si pensava, attraverso un sistema di scale mobili, di collegare varie zone della città bassa con il Vomero, alla stregua di quanto già fatto a Perugia, in modo da poter pedonalizzare il quartiere collinare, risolvendo una volta e per sempre i gravi problemi del traffico e del conseguente inquinamento atmosferico. Così come nulla più si è saputo della realizzazione della quarta fermata della funicolare di Montesanto, nella zona di via Girolamo Santacroce, che attraverso scale mobili ed ascensori poteva essere collegata direttamente al piazzale di San Martino.

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