Vomero nuovo Bronx? Ancora un’aggressione

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“Purtroppo – esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari – dopo la pausa estiva, con la ripresa delle attività, comprese quelle scolastiche, al Vomero ci ritroviamo con i problemi di sempre, con una micro delinquenza e con le baby gang, ancora più agguerrite, come dimostra il grave episodio, l’ultimo, almeno al momento, della serie, alla ribalta delle cronache, occorso a un ragazzo di 15 anni che, stando a quanto riferiscono le cronache, è stato aggredito e malmenato da un giovane, senza motivo, mentre era fermo a un semaforo in sella al proprio motorino, riportando la rottura del setto nasale e un lieve trauma cranico, dovendo di conseguenza ricorrere alle cure dei sanitari “.

“Problemi che si vanno ad assommare a quelli generati dalla delinquenza organizzata, rendendo di fatto invivibile il quartiere collinare – afferma Capodanno – . Purtroppo i raid di questi giovinastri continuano, senza che si riescano a porre argini. Episodi, di una gravità inaudita che ripropongono anche il tema di modificare la legislazione circa la punibilità dei minorenni che, rispetto ad atteggiamenti che emulano palesemente quelli dei boss della camorra, andrebbero arrestati e tenuti nelle patrie galere e non riaccompagnati a casa, quando si riesce ad acciuffarsi, con al massimo una tirata d’orecchie “.

“Adesso – continua amareggiato Capodanno – la vicenda, ancora una volta, per qualche giorno sarà alla ribalta delle cronache, per poi finire nel silenzio più assoluto senza che si assumano provvedimenti atti ad arginare se non a stroncare definitivamente questi frequenti episodi delinquenziali che vedono il Vomero aggredito da teppisti e balordi, a caccia dello scontro e della rissa, sovente armati di mazze e di coltelli “.

“Eventi più o meno analoghi sono comunque all’ordine del giorno. Non solo, ma oramai i cittadini spaventati e sfiduciati, sbagliando, non denunciano neppure le numerose angherie alle quali sono soggetti – prosegue Capodanno -. Hanno paura, visto che ancora nel quartiere si ricorda il grave episodio, uno dei tanti, di un uomo che era andato a prelevare con la propria autovettura la figlia e che in piazza Vanvitelli fu pestato a sangue per aver chiesto garbatamente di spostare un motorino che ostruiva il passaggio dell’auto. L’uomo, malmenato dal branco che stazionava permanentemente nella piazza, sotto gli occhi atterriti della figlia, rimase diverso tempo ricoverato in ospedale e dovette subire l’asportazione della milza. Solo due dei delinquenti furono identificati e processati. Condannati, invece che lasciati a marcire nelle patrie galere, furono mandati agli arresti domiciliari “.

“Il Vomero  è di fatto diventato un nuovo bronx metropolitano – sottolinea Capodanno -, una terra di nessuno, dove, specialmente in alcune ore del giorno, a ragione della mancanza di idonea vigilanza, può accadere di tutto. Peraltro, nonostante  le numerose postazioni di telecamere per la videosorveglianza, installate nel quartiere, la situazione della sicurezza non sembra ricavarne alcun beneficio e le incursioni di teppisti e malintenzionati, continuano, come se nulla fosse. OI residenti, da tempo ormai, chiedono che vengano ripristinate e potenziate le figure del poliziotto e del carabiniere di prossimità, che sono scompare da un poco di tempo a questa parte. Purtroppo fino ad oggi tutti gli appelli rivolti al riguardo sono rimasti inascoltati. Sicché, in mancanza di adeguati provvedimenti, l’unica legge che continua a governare il quartiere collinare, purtroppo in agonia anche per quanto riguarda la sicurezza, pare che sia quella imposta dalla micro e dalla macrodelinquenza “.

Sulla grave situazione che si registra al Vomero, testimoniata anche da quest’ultima vicenda, Capodanno chiede al prefetto di Napoli, Michele Di Bari, di convocare un’apposita riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica al fine, in particolare, di porre un argine definitivo alla presenza della micro delinquenza e delle baby gang.

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