Wine&Thecity inaugura le Wine tasting dinner.

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Wine&Thecity presenta le wine tasting dinner, un calendario di cene pensate per celebrare il binomio vino-cibo: nove ristoranti della città e altrettante scuole di cucina – dalla fusion alla classica napoletana, dalla mediterranea all’asiatica, sino alla cucina sostenibile e biodinamica – e per ogni indirizzo una cantina attentamente selezionata per esaltare l’esperienza gastronomica.

Si comincia il 9 maggio con Omu Restaurant, il nuovo ristorante nipponico di via Chiatamone, che accoglie i vini di Casale del Giglio, l’azienda che nell’Agro Pontino porta avanti con audacia un progetto vitivinicolo innovativo coltivando vitigni internazionali. I piatti della chef giapponese Estela Tashiro saranno abbinati quattro etichette: il Satrico, un blend di Chardonnay, Sauvignon e Trebbiano Giallo; Anthium dal vitigno Bellone di origini antichissime, diffuso nel Lazio già in epoca romana e citato da Plinio; Aprhodisium Blend di Petit Manseng, Viognier, Greco e Fiano, e per finire il rosato Albiola dal bouquet intenso e fruttato .

L’11 maggio l’appuntamento è al Rosolino Corner dove lo chef Stefano Iermano propone una cena ispirata alla luna, tema della dodicesima edizione di Wine&Thecity:  in tavola atmosfere e materiali lunari creati per rivivere il fascino della missione Apollo 11 con accostamenti di colori e gusti. A scandire questa “missione gastronomica” i vini dell’azienda vitivinicola irpina I Favati, etichette che coniugano rigore ed eleganza dal distretto delle DOCG.

Il 12 maggio le wine tasting dinner proseguono da Baroq Art Bistrot, nuovo indirizzo di piazza Vittoria dove si cena circondati da grandi classici dell’arte italiana. Per la prima volta il locale apre le porte a Wine&Thecity per ospitare un percorso tipicamente napoletano in tre portate preparato dallo chef Antonio Tubelli in abbinamento al Barbera d’Asti D.O.C.G. Superiore La luna e i Falò di Vite Colte: un vino rosso rubino complesso ed elegante, affinato in barriques per circa 12 mesi durante i quali acquisisce una struttura robusta e un sapore morbido e pieno, caratterizzato da un delicato fondo di vaniglia e frutti di bosco.

Il 13 maggio sono due le cene in programma: all’insegna della tradizione partenopea quella proposta da La Casa di Ninetta che accoglie i vini di Cantine Sanpaolo di Claudio Quarta, due nuove etichette ispirate al grande Principe de Curtis: il Totò Bianc,  blend di Greco e Fiano, e il Totò Rosso ottenuto da uve Casavecchia e Piedirosso. Contemporanea, innovativa e sostenibile è la proposta di Mame Ostrichina, il ristorante di Monica Neri che per l’occasione presenta un percorso di gusto in quattro portate abbinato ai vini biodinamici di Tenuta Sant’Agostino prodotti nei territori di Solopaca, ai piedi del massiccio del Taburno.

Il 16 maggio l’appuntamento è al Ristorante e crudo bar 3Piani in via Filangieri dove la cucina mediterranea di Carlo Spina sposa i vini beneventani de La Pampa. In programma una tasting dinner articolata in cinque portate dove protagonista è il pescato fresco del golfo: crudo marinato, carpacci e fritture vengono esaltate da vini DOC del Sannio, naturali e privi di additivi chimici, realizzati dalla lavorazione delle uve coltivate nella vigna de La Pampa.

Il 17 maggio partecipa per la prima volta a Wine&Thecity Faraglioni in città in piazzetta Ascensione, costola partenopea dello storico ristorante caprese di via Camerelle.  Il tema della serata è Luna Caprese e l’isola azzurra è protagonista nei piatti e nei calici. L’azienda Capri Moonlight accompagna con l’intera gamma Caprice – Spumante Brut da Falanghina, Greco di Tufo Igp e Piedirosso Igp Campania – i piatti della tradizione isolana: dall’uovo alla monachina ai ravioli capresi. Ospite d’eccezione sarà Peppino di Capri.

Il calendario si completa con due appuntamenti a pranzo ispirati al binomio vino – cibo: Il 10 maggio Wine&Thecity entra da Baccalaria, in via Sedile di Porto, dove un grande tavolo conviviale accoglierà 22 ospiti per un pranzo che vedrà protagonista il baccalà cucinato dallo chef Vincenzo Russo raccontato dall’Accademia partenopea del baccalà. Nei calici i vini della cantina flegrea Carputo specializzata nella coltura di uve Falanghina e Piedirosso coltivate sulla collina di Viticella, a Quarto. Mentre il 15 maggio l’antica pizzeria e ristorante Lombardi a Santa Chiara propone un tasting menu di pizza in abbinamento ai vini di Terredora Di Paolo, l’azienda dei fratelli Mastroberardino di Montefusco.

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