“È vergognoso che davanti al dramma di 40 persone gettate per strada da un giorno all’altro, l’unica risposta che è in grado di dare il Comune di Napoli è quella di proporre di separare i figli dai propri genitori, dicendosi disponibile ad affidare i bambini agli assistenti sociali.
Con l’abbattimento dello stabile di Secondigliano celebriamo oggi l’ennesimo funerale delle Istituzioni che alzano bandiera bianca, e nel nome dell’indifferenza, del cinismo, di una giustizia cieca, condannano senza appello cittadini che nel corso di 30 anni – pagando le tasse, versando gli oneri di urbanizzazione, ricevendo persino una sanatoria – si sono visti negare anche il diritto a percorrere la strada della regolarizzazione a fronte di abusi di necessità. In questa vicenda, inoltre, emerge ancora una volta tutta l’ipocrisia della sinistra e in particolare dei ‘professionisti dell’ambientalismo’, che rimangono fermi anche davanti all’immane coltre di polveri di cemento, altamente dannose per la salute, che si stanno alzando in seguito alla demolizione della palazzina. E poi si ha anche il coraggio di parlare di legalità. È chiaro che Comune di Napoli e Regione Campania scelgono di nuovo di chiudere gli occhi e di rendersi complici di una tragedia che inevitabilmente è destinata a fare altre centinaia di migliaia di vittime, che oltre a perdere la casa, perdono così, definitivamente, la fiducia nello Stato”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.